27/01/10
Un ponte per......
Ebbene si, ci siamo riusciti!!....dopo ben 60 giorni di attesa e pronostici dai rating tutt'altro che confortevoli – forse solo la Corea contro l'Italia nel 1961 - la scuola professionale Estrela do Mar di Inhassoro ha finalmente riguadagnato il suo diritto ad una connessione stabile e ad un ponte con il mondo virtuale del web.
Nonostante in molti facessero affidamento ormai solo sulla provvidenza divina, dopo una tanto estenuante quanto efficace trattativa con i “vertici” di Vodacom, andate e ritorni dal quartier generale di Maputo e un'intensa attività di pressione siamo riusciti ad ottenere un nuovo modem che garantirà alla scuola ed ai suoi professori di poter inaugurare al meglio il nuovo anno scolastico prossimo ad iniziare.....come si dice...alea iacta est.
Nonostante in molti facessero affidamento ormai solo sulla provvidenza divina, dopo una tanto estenuante quanto efficace trattativa con i “vertici” di Vodacom, andate e ritorni dal quartier generale di Maputo e un'intensa attività di pressione siamo riusciti ad ottenere un nuovo modem che garantirà alla scuola ed ai suoi professori di poter inaugurare al meglio il nuovo anno scolastico prossimo ad iniziare.....come si dice...alea iacta est.
19/01/10
L'approdo
Vi mando piccole riflessioni dal Mozambico.....
L'approdo
Sapere cosa ci aspetta, quotidianamente come ora dopo ora, è uno di quei desideri tipici della contemporaneità, per cui mettersi al sicuro dagli sprechi di tempo e denaro è un must nonché un business. Quando si parte per raggiungere l'Africa si deve necessariamente abbandonare l'immaginazione ai più disparati imprevisti e fare l'abitudine ad una nuova idea di tempo, che, per antonomasia, sfugge alle regole comuni e assomiglia più all'Einsteiniana relatività. E' inutile tentare di combatterla, la nuova Regola ti rapisce, ti stanca. E' l'ostacolo più alto all'integrazione europea in Africa, ma ti regala stupende e insperate sorprese; ti costringe a rincorrerla, ti aspetta stancamente seduta sotto una palma bevendo da un cocco del latte che saporito sgorga dalla sua noce abilmente affettata con un machete da un ragazzino. Altre volte si fa aspettare per ore e si prende gioco dell'avversario occidentale che, finalmente, si rende conto ed arrabbiato esclama: “Ora sono proprio in Africa!!!!!”. Il tempo, assiomaticamente universale, diviene all'occasione alleato o avversario di ogni giorno e plasma l'avventura trasformandola in verosimile fantasia. Non sono l'assenza di tv, radio o internet o acqua potabile che sgorga dai rubinetti – beh forse questa sì! - a logorare l'“homo occidentalensis”; superare l'idea di una “nuova dimensione” rimane l'obiettivo e per chi vi riesce apre le porte al “paradiso”.
L'approdo
Sapere cosa ci aspetta, quotidianamente come ora dopo ora, è uno di quei desideri tipici della contemporaneità, per cui mettersi al sicuro dagli sprechi di tempo e denaro è un must nonché un business. Quando si parte per raggiungere l'Africa si deve necessariamente abbandonare l'immaginazione ai più disparati imprevisti e fare l'abitudine ad una nuova idea di tempo, che, per antonomasia, sfugge alle regole comuni e assomiglia più all'Einsteiniana relatività. E' inutile tentare di combatterla, la nuova Regola ti rapisce, ti stanca. E' l'ostacolo più alto all'integrazione europea in Africa, ma ti regala stupende e insperate sorprese; ti costringe a rincorrerla, ti aspetta stancamente seduta sotto una palma bevendo da un cocco del latte che saporito sgorga dalla sua noce abilmente affettata con un machete da un ragazzino. Altre volte si fa aspettare per ore e si prende gioco dell'avversario occidentale che, finalmente, si rende conto ed arrabbiato esclama: “Ora sono proprio in Africa!!!!!”. Il tempo, assiomaticamente universale, diviene all'occasione alleato o avversario di ogni giorno e plasma l'avventura trasformandola in verosimile fantasia. Non sono l'assenza di tv, radio o internet o acqua potabile che sgorga dai rubinetti – beh forse questa sì! - a logorare l'“homo occidentalensis”; superare l'idea di una “nuova dimensione” rimane l'obiettivo e per chi vi riesce apre le porte al “paradiso”.
10/01/10
Mai più alto della pergola...mai più basso della cantina!!!
Ciao a tutti,
dopo una lunga assenza dettata dai ritmi e dalla frenesia del periodo natalizio eccomi di nuovo qui ad aggiornarvi sul mio percorso che, finalmente, mi ha fatto approdare a Maputo due gg fa! Ovviamente non senza grotteschi e caramboleschi imprevisti....
Siamo partiti da Parigi, io e il prode Samuele, con ben due ore di ritardo grazie a una gelata incredibile che ha letteralmente bloccato l'aereo sulla pista in attesa di quegli strani trattorini che lanciando un gassoso liquido sono in grado di scongelare le ali....molto bene ho pensato tra me e me..speriamo che voli!
Giunti a Johannesburg ci fanno presente che nonostante la coincidenza, ormai strettissima, per Maputo avremmo dovuto comunque aspettare i bagagli e rifare il check-in...aspetta aspetta i bagagli naturalemnte non arrivano e noi ci lanciamo in una corsa forsennata verso il gate di imbarco a cui, naturalmente arriviamo in ritardo e ci sbattono la porta in faccia!!!!!....
Dunque iniziano ora le sorprese...nel tentativo di farci rimborsare il biglietto e trovare una nuova coincidenza ci mettiamo in coda alla SouthAfrican che in tutta la sua cortesia ci rimbalza ad AirFrance...cosi armati di santa pazienza visitiamo ogni singolo cm quadrato dell'aereoporto di Jo'burg ( ome lo chiamano qui) perchè naturalmente quando chiedete informazioni tutti vi diranno il contrario di tutto...
Cammina cammina...giungiamo ormai sfiniti al banco airfrance che ci piazza su un volo LAM in partenza nel pomeriggio alle 17....ed erano solo le 11...hihihhi...mucho tiempo para la siesta ti direbbero in Spagna....e invece no perchè la signorina al desk AirFrance ci fa presente che dovremmo andare alla ricerca dei nostri bagagli che sicuramente non sono stati imbarcati per Maputo dato che noi non abbiamo preso l'aereo....la domanda sorge spontanea...e che ne sanno che noi non siamo saliti quelli dei bagagli???
Cammina Cammina...arriviamo al desk bagagli smarriti dove una simpatica signorina ci dice che avvia subito la pratica ma che ci vorranno 2/3 ore...èèèèèèèèèèèè?????.....e aggiunge...vabbeh tanto avete tempo!!!ahahahah...facendosi abilmente beffa della nostra stanchezza...cosi anche noi crolliamo al primo bar e pranziamo...tic tac tic tac...passano i minuti e puntuali alle 14.30 ci ripresentiamo ai bagagli smarriti per ritirare( poi abbiamo scoperto che questo desiderio si è fermato alle nostre menti) i nostri bagagli....
Ecco l'Africa e i suoi tempi...la signorina con uno splendido e smagliante sorriso improvvisamente ammette che la pratica non è nemmeno partita....cosi ci spedisce da un omaccione che dovrebbe sapere dove sono le nostre valigie...In cuor mio avrei voluto metterle le mani al collo...ehehehe...Non ci potevano mandare subito da lui?????
Ebbene l'ignaro signore candidamente ammette...ma come, i vostri bagagli sono gia a Maputo e ci fornisce una descrizione precisissima degli stessi....
Dircelo prima no???in conclusione...eravamo in Africa...a chi pensa che il Sud Africa si il paese più sviluppato del continente dico...forse nei bilanci, ma il Sud Africa è una perfetta fusione del peggio dello sviluppo e del sottosviluppo....si veste da ricca ma conserva il proverbiale caos informativo tipico dei paesi africani. Basta saperlo, questo in fondo è il bello!
Arriviamo a Maputo alle 19.00 in un afa inaspettata...inizia cosi la nostra avventura mozambicana
Ciau e a presto!
dopo una lunga assenza dettata dai ritmi e dalla frenesia del periodo natalizio eccomi di nuovo qui ad aggiornarvi sul mio percorso che, finalmente, mi ha fatto approdare a Maputo due gg fa! Ovviamente non senza grotteschi e caramboleschi imprevisti....
Siamo partiti da Parigi, io e il prode Samuele, con ben due ore di ritardo grazie a una gelata incredibile che ha letteralmente bloccato l'aereo sulla pista in attesa di quegli strani trattorini che lanciando un gassoso liquido sono in grado di scongelare le ali....molto bene ho pensato tra me e me..speriamo che voli!
Giunti a Johannesburg ci fanno presente che nonostante la coincidenza, ormai strettissima, per Maputo avremmo dovuto comunque aspettare i bagagli e rifare il check-in...aspetta aspetta i bagagli naturalemnte non arrivano e noi ci lanciamo in una corsa forsennata verso il gate di imbarco a cui, naturalmente arriviamo in ritardo e ci sbattono la porta in faccia!!!!!....
Dunque iniziano ora le sorprese...nel tentativo di farci rimborsare il biglietto e trovare una nuova coincidenza ci mettiamo in coda alla SouthAfrican che in tutta la sua cortesia ci rimbalza ad AirFrance...cosi armati di santa pazienza visitiamo ogni singolo cm quadrato dell'aereoporto di Jo'burg ( ome lo chiamano qui) perchè naturalmente quando chiedete informazioni tutti vi diranno il contrario di tutto...
Cammina cammina...giungiamo ormai sfiniti al banco airfrance che ci piazza su un volo LAM in partenza nel pomeriggio alle 17....ed erano solo le 11...hihihhi...mucho tiempo para la siesta ti direbbero in Spagna....e invece no perchè la signorina al desk AirFrance ci fa presente che dovremmo andare alla ricerca dei nostri bagagli che sicuramente non sono stati imbarcati per Maputo dato che noi non abbiamo preso l'aereo....la domanda sorge spontanea...e che ne sanno che noi non siamo saliti quelli dei bagagli???
Cammina Cammina...arriviamo al desk bagagli smarriti dove una simpatica signorina ci dice che avvia subito la pratica ma che ci vorranno 2/3 ore...èèèèèèèèèèèè?????.....e aggiunge...vabbeh tanto avete tempo!!!ahahahah...facendosi abilmente beffa della nostra stanchezza...cosi anche noi crolliamo al primo bar e pranziamo...tic tac tic tac...passano i minuti e puntuali alle 14.30 ci ripresentiamo ai bagagli smarriti per ritirare( poi abbiamo scoperto che questo desiderio si è fermato alle nostre menti) i nostri bagagli....
Ecco l'Africa e i suoi tempi...la signorina con uno splendido e smagliante sorriso improvvisamente ammette che la pratica non è nemmeno partita....cosi ci spedisce da un omaccione che dovrebbe sapere dove sono le nostre valigie...In cuor mio avrei voluto metterle le mani al collo...ehehehe...Non ci potevano mandare subito da lui?????
Ebbene l'ignaro signore candidamente ammette...ma come, i vostri bagagli sono gia a Maputo e ci fornisce una descrizione precisissima degli stessi....
Dircelo prima no???in conclusione...eravamo in Africa...a chi pensa che il Sud Africa si il paese più sviluppato del continente dico...forse nei bilanci, ma il Sud Africa è una perfetta fusione del peggio dello sviluppo e del sottosviluppo....si veste da ricca ma conserva il proverbiale caos informativo tipico dei paesi africani. Basta saperlo, questo in fondo è il bello!
Arriviamo a Maputo alle 19.00 in un afa inaspettata...inizia cosi la nostra avventura mozambicana
Ciau e a presto!
Etichette: aereo, bagagli, Mozambico
Iscriviti a Post [Atom]