29/04/08
Congresso Nazionale delle ACLI a Roma
'Migrare dal Novecento. Abitare il presente. Servire il futuro'. Le Acli nel XXI secolo'. Questo il titolo scelto dalle Associazioni cristiane dei lavoratori italiani per il loro 23° Congresso nazionale, che si terrà a Roma, dal 1° al 4 maggio 2008.
La convocazione ufficiale è arrivata dal Consiglio nazionale dell'Associazione, riunitosi a Roma a metà ottobre, che ha discusso e approvato il tema del Congresso, gli orientamenti congressuali e il regolamento in base al quale si svolgeranno le assemblee di circolo e i congressi provinciali e regionali.
«Fin dal titolo – spiega il presidente delle Acli Andrea Olivero – chiariamo la nostra volontà di uscire dagli steccati, di avventurarci in strade nuove. Usiamo il verbo 'migrare', perché come migranti sentiamo il desiderio di partire alla ricerca di una terra più ospitale, carichi di speranza ma ugualmente incerti sulla meta, sull'approdo finale e disponibili a cambiare, anche in profondità se necessario. Il nostro non vuol essere certo un esodo né una fuga. Al contrario è un sentirci uniti al destino comune di tutti gli uomini, italiani e stranieri, credenti e non credenti».
«Quattro anni fa – aggiunge – scegliemmo ugualmente un cammino, ma nello spazio, per 'allargare i confini' della nostra azione sociale. Oggi lo compiamo nel tempo, uscendo dal Novecento per entrare, per davvero, con la testa e con il cuore, nel XXI secolo. Legando la nostra responsabilità all'impegno per il futuro, nel segno della speranza e del bene comune, per il nostro Paese e per tutti i popoli della Terra».
Alleghiamo anche i 20 passi verso il congresso e una intervista al presidente, Andrea Olivero, pubblicata da Avvenire domenica scorsa. Un modo per riflettere, per capire e per avvicinarsi alla Associazione che ci sostiene e che ha reso possibile Inhassoro.
Acli , un futuro in venti parole
Venti «passi» per «Migrare dal Novecento ». È il traguardo del prossimo congresso delle Acli , delineare 20 parole chiave per approdare finalmente nel nuovo secolo. Dall'1 al 4 maggio 660 delegati della maggiore associazione di laici cristiani italiani, quasi un milione di iscritti e 4000 circoli sul territorio nazionale, celebreranno il 23° Congresso nazionale a Roma. Il 30 aprile saranno in udienza dal Santo Padre e sabato, se le consultazioni lo consentiranno, il congresso verrà chiuso dal presidente Napolitano. La prima parola è ovviamente il lavoro, seguito dalle altre due classiche «fedeltà» acliste: la democrazia e la Chiesa, mentre la quarta fedeltà – il futuro – è collocata alla fine, quasi a coronamento dell'intero cammino. «È una coincidenza se abbiamo azzeccato il tema – afferma il presidente Andrea Olivero, in carica dal 2006 – dato che il nostro congresso si tiene dopo questa rivoluzionaria tornata elettorale che ha cancellato dal Parlamento i partiti che facevano riferimento alle ideologie del secolo scorso. Questo pone il tema della rappresentanza in Italia a ogni livello anche della società civile. E una grande realtà associativa come la nostra è chiamata a interrogarsi su come rappresentare un tessuto dove il senso del lavorare e lo stesso mondo del lavoro sono cambiati, dove la globalizzazione ha mutato i riferimenti e, pur recuperando le identità territoriali, ci costringe ad allargare lo sguardo al contesto esterno. Siamo entrati nella società della conoscenza e dei flussi che connettono non solo fisicamente ogni punto del mondo in una rete globale. Siamo di fronte ad una profonda rivoluzione culturale in una società estremamente complessa. La vera sfida per le Acli del Terzo millennio è riuscire a connettere le reti associative per renderle di nuovo protagoniste».
Avete presentato di recente al Presidente della Repubblica la vostra campagna nazionale nella quale avete raccontato un'altra Italia. Cosa è emerso?
Il ritratto di tanti cittadini, giovani e non, che si rimboccano le maniche in tante i- niziative di volontariato, solidarietà e impresa sociale. Un Paese reale poco narrato e quindi praticamente sconosciuto, ma che ha rivelato una vivacità straordinaria. Dobbiamo rilanciare questi messaggi di solidarietà operosa e di passione per il bene comune che creano sviluppo. Il presidente Napolitano, se non sarà impegnato nelle consultazioni, dovrebbe intervenire sabato. So che ci tiene.
Tra le vostre 20 parole chiave manca la sicurezza...
Che è certamente un diritto e una priorità dei cittadini. Ma una realtà della società civile come le Acli , che non ha problemi di consenso, oggi ha un compito educativo supplementare: incaricarsi di spiegare che la si ottiene solo se si lavora in altre direzioni e su altri fronti. L'immigrazione è l'esempio chiave. Non possiamo accontentarci di avere manodopera per crescere economicamente, dobbiamo capire che in Italia arrivano da tutto il mondo delle persone. Quindi va riproposto dai cristiani, con pazienza ma instancabilmente, il problema dell'accoglienza che cammina accanto alla legalità. Dobbiamo esser scomodi se necessario e dire alla gente che bisogna agire senza fretta e mirando al bene comune, rinunciando se necessario a interessi particolari. In tempi complessi la politica propone invece soluzioni semplicistiche e di corto respiro. L'esito elettorale con la vittoria della Lega al nord e dell'Mpa in Sicilia premia il localismo. A noi va bene rispettare l'identità territoriale, ma non se questa comporta chiusura ed egoismo. Solo la coesione sociale – cioè integrazione e legalità insieme – porta alla sicurezza, non il contrario. Lo ha spiegato anche Papa Benedetto XVI alle Nazioni Unite: i diritti, come la libertà e la sicurezza, si radicano nella giustizia.
Sono ringiovanite le Acli ?
Sì, con i congressi provinciali e regionali abbiamo dato una svolta. Oggi abbiamo molti dirigenti under 30 e under 40 che coesistono con una base anziana. Abbiamo invertito la tendenza anche se la frammentazione dell'attività lavorativa e il cambiamento del senso stesso del lavoro sono un ostacolo. Per secoli una persona è stata definita per quello che faceva. Gesù era il figlio del falegname per il popolo. Oggi il precariato rende difficile programmare il futuro e scrivere la propria storia. Riuscire a incontrare e rappresentare questi giovani è una sfida in particolare per noi e per i sindacati.
Come valuta la crisi alimentare in cui sta precipitando il pianeta, con milioni di poveri alla fame?
Mi spaventa l'indifferenza verso quanto accade agli altri popoli vicini a noi che rischiano di morire di fame. È paradossale. Perché nell'era dell'informazione in tempo reale, quando potremmo avere notizie da ogni angolo del globo, l'Africa non ci interessa. Occorre ripartire dalla formazione. Le Acli oggi puntano su progetti internazionali che avvicinano le comunità. Un progetto deve coinvolgere ad esempio i ragazzi di un circolo italiano e un villaggio del Kenya, così da arrivare alla conoscenza reciproca e alla condivisione. Dobbiamo rilanciare in Italia il tema degli stili di vita sostenibili e della responsabilità nell'uso delle risorse della terra.
Cosa chiederete al Papa?
Sta scrivendo un'enciclica che innoverà la dottrina sociale, sappiamo che gli sono cari i nostri temi. Gli chiederemo di accompagnarci. «Abbiamo presentato a Napolitano i risultati della nostra campagna: emerge il ritratto di tanti cittadini che si rimboccano le maniche in iniziative di volontariato, solidarietà e impresa sociale»
20passi_congresso08.docIPSIA VERCELLI alla Fiera Acqua a Caresanablot
Ipsia Vercelli, sarà presente, il prossimo 8 maggio alla Fiera dell'Acqua, organizzata dall'ATO 2, Autorità di Ambito Territoriale Ottimale del Biellese, Vercellese, Casalese, a Caresanablot dalle ore 9 alle 17.
Saranno presentati i progetti portati avanti ad Inhassoro sulle acque,resi possibili attraverso il finanziamento della Autorità.
Un modo per mostrare il lavoro fatto e portare a conoscenza della nostra realtà, data la grande partecipazione attesa all'evento, le nostre attività e i nostri progetti.
Inhassoro al Liceo Avogadro di Vercelli
Questa mattina, dalle ore 8.45 alle 10.30, Inhassoro è stata protagonista al Liceo Scientifico Amedeo Avogadro di Vercelli, da sempre legato alla nostra scuola professionale. Infatti non solo alcune classi hanno adottato a distanza alcuni dei nostri ragazzi, ma anche avevano finanziato una parte della nostra biblioteca.
Di fronte ad una aula magna gremita ho presentato il nostro progetto, il sogno della scuola professionale, le problematiche e le sfide aperte, allargando poi la discussione a temi sociali, politici, stimolato anche dalle numerose domande dei ragazzi.
È stato presentato anche il progetto Terre e Libertà che ha riscosso numerosi interessamenti.
Si ringraziano il dirigente scolastico prof. Donetti, le prof. Maura Forte ed Elisabetta Accide per il grande sostegno e disponibilità.
24/04/08
Segnalazione Siti
Segnaliamo ai nostri lettori due siti di progetti delle ACLI, associazione di cui noi IPSIA facciamo parte.
Uno dedicato al progetto "Scomessa Italia", un progetto che ha l'ambizione di mettersi in ascolto del Paese e raccontarlo attraverso i volti, le vicende ed esperienze di lavoro e solidarietà della gente.
Le Acli vogliono raccontare questa Italia, normale ma di cui nessuno parla, che vuole "sentirsi utile", che sa cimentarsi in "opere" di valore e darle voce, farla uscire per quanto possibile dall'anonimato.
E il secondo dedicato al progetto "Rel-azioni di pace", in cui il trattino è voluto perché significa che, se vogliamo costruire relazioni vere e durature riconosciute positive da tutti e da tutte, dobbiamo attivare azioni. Le Acli sono un'associazione di promozione sociale che, da più di sessant'anni, intende realizzare la sua mission attraverso la formazione, l'azione sociale, i servizi.
Formazione, dunque, che in questo progetto diventa educare alla pace, alla giustizia, alla legalità, alla non violenza e a nuovi stili di vita. Ma anche azione, perchè quale azione è più sociale della costruzione, in rete con tante persone, nei nostri territori, nelle nostre città, di buone pratiche di solidarietà e di pacifica convivenza civile? E' un progetto aperto, che chiede a tutti e "a ciascuno di fare qualcosa" ma è anche un modo per fare Acli.
21/04/08
GRANDE SPETTACOLO PER TERRE E LIBERTA
con gli amici dello Zelig in una serata di improvvisazione a favore del progetto di volontariato internazionale Terre e Libertà
Evento unico a Milano Mercoledì' 21 maggio c/o teatro PIME Via Mose' Bianchi 94(MM1 LOTTO) Milano
ore 20.45 Ingresso: 20 euro.
Il ricavato va totalmente devoluto in beneficenza per il progetto di volontariato internazionale Terre e Liberta',organizzato dall'ONG IPSIA (www.terreliberta.org).
Prevendita presso: IPSIA ACLI 2° pianoVia della Signora 3, Milanotel: 02 77 23 285 ipsia@aclimilano.com
Per maggiori informazioni contattate la responsabile di IPSIA Vercelli ARIANNA BOBBA giunellaria@gmail.com tel. 346 6730042
Terre e Libertà
Per le informazioni http://www.terreliberta.org/
Le origini: Time for Peace. Le iniziative di volontariato internazionale promosse dalle Acli nei Balcani cominciano nel 1992 con l’adesione all’iniziativa Time for Peace.
Lo sviluppo: Un sorriso per la Bosnia. Nel periodo 1992/1998 vengono promosse attività di sostegno materiale e psico-sociale con invio mensile di équipe di volontari nei campi profughi in Slovenia, dove trovano accoglienza i rifugiati provenienti dalla Bosnia Erzegovina. I volontari si riuniscono in comitati di gemellaggio federati ad una struttura nazionale di coordinamento.
La rinascita di IPSIA: le sedi locali. Dal 1997, con la chiusura dei campi profughi si scioglie USPB e le esperienze e le competenze acquisite fanno maturare l’idea, in accordo con un percorso di alcuni membri delle ACLI nazionali per reinvestire in IPSIA, di promuovere una ristrutturazione dell’ONG, con la scelta di molti comitati territoriali di gemellaggio di rifondarsi come sedi IPSIA. Dopo lo scioglimento di USPB cominciano, in maniera autonoma le attività delle sedi locali in Bosnia, successivamente negli anni le sedi confluiscono nei campi coordinati da IPSIA Milano, campi estivi di animazione in Bosnia Erzegovina, a Kljuc, successivamente a Bosanska Krupa e man mano allargandosi ad altre località.
Nel 1999 la guerra in Kosovo porta all’apertura verso nuovi luoghi di intervento, con interventi di cooperazione cui si affiancano i campi estivi di volontariato.
A partire dalle singole esperienze nell’estate del 2001 nasce Terre e Libertà: un progetto che, pur lasciando la piena autonomia ad ogni sede locale, tenta di coordinare il lavoro in un orizzonte unico.
Dall’estate 2003 Terre e Libertà interviene anche in Albania, zona tra le più povere e isolate dei Balcani, cercando di proporre attività di animazione e scambio tra i giovani. Nel novembre 2003 il progetto passa a progetto nazionale, che prevede anche una figura di coordinamento che entra a far parte dello STAFF di IPSIA NAZIONALE.
Nel 2006 si svolge il primo campo fuori dai Balcani, in Brasile, a Salvador de Bahia e il primo campo di animazione sportiva con l’Unione Sportiva di Milano.
Nell’estate 2007 i campi sportivi raddoppiano, includendo anche le località di Stolac e Berkovici e partono i nuovi progetti, compresi i campi di lavoro, fuori dall’Europa a Meru in Kenya, a Recife in Brasile e Florencio Varela, in Argentina.
Il consiglio generale di Ipsia
Il 19 e 20 aprile scorsi si è svolto a Roma il Consiglio Generale di IPSIA. Erano presenti la presidente,dott.ssa Paola Villa, i vicepresidenti, lo staff di IPSIA Nazionale, i rappresentanti delle sedi locali IPSIA e i delegati delle ACLI.
Sono stati approvati il bilancio e impostate le linee di riflessione in vista del Congresso Nazionale delle ACLI.
IPSIA Vercelli è stata ufficialmente riconosciuta, con votazione all'unanimità, come sede locale e ha acquisito diritto di voto in seno al Consiglio Generale e ha subito mostrato il suo grande impegno e i progetti futuri nella presentazione del presidente ing. Michele Lepora.
È stato un momento di scambio e di confronto sullo sviluppo di IPSIA e un momento per presentare i progetti, le iniziative e conoscersi e fare rete fra le varie sedi.
Sono stati presentati anche i gadget celebrativi per il decennale di Terre e Libertà, le magliette e i semi di girasole, semi di speranza per un mondo migliore.
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Samuele
16/04/08
Cosa bolle in pentola ad Inhassoro
Ecco le ultime novità alla nostra scuola professionale.
Il progetto Pozzo dell'Acqua è ormai entrato nel vivo con le riunioni operative in cui è stato presentato il prototipo della pompa e sono state illustrate le grandi novità. (nelle foto l'ing. Michele Lepora e il dott. Claudio Daniele illustrano le fasi del progetto ai ragazzi dell'Enaip)
- Presto sarà attiva sul sito una chat, uno strumento informatico nuovo e certamente interessante e accattivante per i giovani che contribuirà non poco al raggiungimento delle finalità del progetto
- Si sta riattivando, dopo lo stop imposto dal ciclone e dalle attività legate al censimento, il progetto di formazione dei formatori, riproposto e rilanciato per migliorare sempre più la qualità formativa della nostra scuola
Abbiamo progetti in cantiere, che presto sveleremo e nuove collaborazioni.
E prossimo appuntamento il Consiglio Generale di IPSIA a Roma.
A presto e bentornati
Continuate a seguirci e contattateci al sito ipsiamozambico@gmail.com
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Samuele
04/04/08
Il nuovo Spazio Ipsia
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Samuele
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