27/11/07

 

Maputo-Maxixe-Maputo

Dopo una lunga odissea eccoci in Maputo, finalmente pronti per fare spese e riparare l'auto.

Alla Tata si prendono ben 3 giorni per darci un preventivo, ma la situazione è davvero difficile…

Insieme ad Agostino si esce presto la mattina per cercare utensili per la scuola…dischi, lame, toner…..e ci si confronta con le difficoltà nel reperire utensili di precisione…anche qui nella capitale..

Una città di livello europeo…molto bella con le sue avenidas dai nomi che evocano una stagione passata….avenida Karl Marx, Lenine, Mao….

Le giornate sono un frenetico girare e la sera si è stanchi…

La città è caotica, come tutte le città africane che ho visto , presenta le stesse enormi disparità…fianco a fianco vi sono i supercentri commerciali e le auto 4X4 e i barboni che rovistano nell'immondizia…

Mi pare una bella città, piena di palazzi…ma camminado per strada il passato coloniale ritorna…il nome Lorenço Marques può essere stato cancellato dalla toponomastica,ma rimane su tutti i tombini della città, segno che pochi investimenti sono stati fatti dal 1975…si vedono però molti edifici in costruzione…l'economia è in crescita e grazie ai legami con il Sud Africa il paese può certamente rifiorire, anche se parte da una situazione davvero svantaggiata, trovandosi al 172° su 177 paesi dello HDI di UNDP.

A conclusione di questa parte segnalo un'altra disavventura..stavo andando a fare copia delle chiavi per la scuola….a piedi, dato che il negozio è a circa 15 minuti dal mio alloggio preso la procura della Consolata.

Mi bloccano in 6, mostrano i documenti, polizia…chiedono i documenti..gentilmente mostro fotocopia carimbata del mio visto….non basta devono portarmi alla stazione di polizia…per quale reato ignoro…con gentilezza mostro i documenti di nuovo…mi chiedono che cosa ho in tasca e mostro la mia mappa di Maputo e i 100 MTn (circa 3 euro) necessari per la copia delle chiavi…la vista di così poco denaro da estorcere e la mia gentile fermezza fanno sì che io possa proseguire il viaggio verso il negozio..che poi era chiuso per mancanza di corrente….una altra brutta esperienza, che fa riflettere sulla arroganza della polizia, dovuta a basso livello del personale e alla enorme corruzione che piaga il paese….

Proprio in questi giorni ricorre il settimo anniversario della uccisione di Carlos Cardoso, giornalista ucciso per il suo attivismo contro la corruzione. (altro su Cardoso)

Sono temi che possono essere oggetto di approfondimento e che lancio ai ragazzi e ai docenti delle scuole, per stimolare il dibattito e la riflessione.

Sicuramente l'arroganza della polizia ha radice nel passato coloniale, dove se non erro, i non assimilati dovevano sempre portare con sé un documento di identificazione..

Le mie sono solo osservazioni così come la realtà appare e auspico vivamente possano essere spunto per la ricerca e l'approfondimento.

La domenica il viaggio verso Maxixe…

La sveglia alle ore 4 per partire alle ore 4.30 verso la Junta, ovvero il terminal centrale degli autobus.

In realtà questa altro non è che una piazza in terra battuta, che quindi con la pioggia si trasforma in una palude, in cui si parcheggiano con caos degno di un girone infernale, autobus sgangherati e veicoli più piccoli in partenza per ogni angolo del paese…

Appena arrivato mi viene chiesto dove devo andare e mi vengono fatti vedere almeno 5 bus differenti…il trucco è questo..non vi è orario, si parte quando il bus è completo…quindi un accorgimento è prendere i bus con tratte lunghe che devono per forza di cose partire ad un orario decente..

Ho addirittura il nome della compagnia, Nhancale…il bus che mi si presenta davanti è passabile..non esiste aria condizionata, radio o altro…i sedili sono piccoli, stretti, sporchi e rotti…e la gente è stipata all'inverosimile, e i bagagli occupano il corridoio centrale, i vani portabagagli e creano una torre pendente sul tetto del bus, che mi pare miracoloso non cada…sedie, tavoli…una sorta di arca di Noè…

L'attesa è d'obbligo e la partenza avviene solo alle ore 6.45…dopo alcune fermate in Maputo ci si muove verso Maxixe…

Gli odori, i rumori sono quelli tipici dell'Africa…vicino a me ci sono 2 bambini che mi guardano con i loro occhioni grandi…sono piccoli, fratello e sorella…e hanno una calma e una misura incredibili per la situazione….nel fare manovra il bus vicino centra le ceste del pane facendole rovinosamente cadere nello stagno formato dalla pioggia torrenziale della sera prima…

Ad ogni fermata i venditori ambulanti, già ampiamente presenti alla Junta, corrono verso il bus…e agitano ai finestrini la loro mercanzia…manga, gelo (Coca-Cola o Sprite o Fanta), acqua, arachidi..i più sofisticati anche liquori e vini, questo più nei centri maggiori…

Una economia di sussistenza e una reale sottooccupazione….non certo un mezzo per migliorare la propria condizione….

Il viaggio prosegue tranquillo fino allo stop per il banheiro…o casa de banho …ovvero in mezzo al bush ci si ferma e uomini e donne scendono dal bus per espletare le proprie necessità fisiologiche..senza molte remore…

Dopo questa parentesi il viaggio prosegue e sulle buche dopo Xai-Xai si balla parecchio e si mette a dura prova il bus….

Si passano paesi fantasma, dove rimangono solo gli scheletri degli edifici coloniali….piccole cittadine che vivono della strada…lunghi tratti vuoti..puntellati da capanne…

Alle ore 13.30 finalmente a Maxixe….solito assalto…

Qui alla sera sono invitato a presenziare ad uno spettacolo teatrale del Centro Giovanile di Maxixe..una bella iniziativa per raccogliere fondi per un ragazzo che aveva perso tutto in un incendio…

Lo spettacolo mi ha profondamente colpito..un pezzo di una violenza e una crudezza forti….un collega di lavoro corrotto tiranneggia e minaccia l'altro perché si prenda la responsabilità di ammanchi in azienda…si arriva alla violenza fisica, alla rapina, al sequestro della moglie…la vicenda si conclude con il suicidio dei coniugi….che fino alla fine sopportano piegati le angherie e arroganze…

Ciò che mi ha colpito è, a parte le risate nei momenti di maggior tensione, ma questo è un modo credo di sdrammatizzare, la realistica rappresentazione della violenza, quasi direi naturale, nei modi, nelle parole…segno, credo, che i germi della violenza ancora sono forti dopo anni di guerra…

Il giorno dopo è il giorno della verità per il mio visto…

Accompagnato da Virgilio, qual nome più profetico, vado alla migrazione…qui, novello Dante alle prese con i gironi infernali, devo ritirare il mio passaporto…ovviamente la coda è chilometrica e le signore invece di attendere le persone se la contano bellamente…

Con una arroganza e sufficienza che indignano ho visto rigettare pratiche, perché la foto non è chiara (e devi andare dal fotografo qui all'angolo), manca una cosa…senza spiegazioni e con modi indegni…

La riflessione che mi è venuta spontanea è sul servizio pubblico....l'impiegato pubblico è qui titolare di un potere e lo esercita con arroganza….e non vive invece, come dovrebbe, il suo ruolo nella dimensione del servizio al cittadino…anche in Italia il processo è stato lungo...leggi come la Bassanini, una forte presa di coscienza del cittadino, le figure del mediatore civico…sono conquiste del recente passato…

Comunque atteso il mio turno consegno la ricevuta e attendo con pazienza il mio passaporto..un sorriso e un augurio di buon lavoro sorprendono la arcigna impiegata..

Il primo passo è compiuto e quindi mi avvio verso la stazione degli autobus per ripartire alla volta di Maputo, da dove dovrò partire per il Sud Africa, per carimbare il visto!!

Il viaggio seguente è la sintesi di tutto ciò che può succedere quando si viaggia in Africa e apre uno spaccato su questo paese…

Il primo pulmino che parte è un piccolo Toyota vermelho…in condizioni decenti…il parabrezza crepato, qualche ruggine di troppo ma ok…

Mi accomodo avanti di fianco al motorista, in modo da avere qualche cm in più e non essere schiacciato dai bagagli…

Al sole quasi tropicale di Maxixe si attende per 2 ore….dalle 8,30 alle 10,30…..perchè il pulmino deve essere pieno..ben stipati si parte…

Sosta per il rifornimento e poi via…subito la polizia ferma il pulmino….l'agente con passo lento gira intorno al mezzo, ispeziona le carte…osserva e poi sentenzia…ci sono troppi passeggeri…l'autista scende irato e inizia all'ombra della palma una discussione che intravedo dal finestrino…e come per magia tutto si risolve…con stretta di mano e ampi sorrisi…inutile dire perché…

Si riparte!! Ora una ruota dà segni di cedimento…è sgonfia…ma non l'avevano gonfiata a Maxixe…si rallenta e finalmente si giunge al primo distributore…

Nell'aria , a volume massimo, ci sono melense canzoni brasiliane…dabbo dire però belle…

Il bus si ferma poi per gli acquisti dei passeggeri..una signora chiede manghi e ci si ferma alle bancarelle lungo la strada….la comitiva approfitta anche per una sosta al bagno dello stesso tenore di quella descritta precedentemente…

La strada si fa dissestata e ora la musica cambia…ora si sente un techno-dance terribile e spacca timpani…ma serve all'autista per non addormentarsi…e quindi ben venga…qui naturalmente gli autisti sono unici…anzi ora mi dice il nostro questo servizio è buono..prima doveva percorre i 450 km (6-7 ore) e poi andare in Sud Africa e rientrare…ora solo la spola Maxixe-Maputo

Sulla strada un camionista ci ferma e chiede di portare a Maputo dei fogli….lascia il numero di telefono e da appuntamento alla junta per raccogliere i documenti…mi pare rischioso…

Dopo un buon quanto d'ora ecco che squilla il telefono….si è confuso con le cartelline dei documenti e sta cercando un passaggio per raggiungere il bus…ulteriore fermata e attesa….

Arrivati a Xai-Xai una signora da dietro fa sapere che deve fermarsi a prendere delle cose da portare a Maputo, ma che l'amico la aspettava ad una stazione di servizio già passata…consultazioni telefoniche…e si prosegue questa volta…avrebbe dovuto dirlo in anticipo….ma anche qui emerge una certa qual progettualità alla giornata….che ho già riscontrato in Kenya e Tanzania…e che rende difficile lavorare…

Si passa il maestoso Limpopo e la strada si fa buona….alla techno si alterna musica tipica locale e altro techno….il motore inizia a bollire…arriviamo ad un distributore..

E ci si accorge che mancano acqua e olio…l'acqua arriva da una tanica al volo…l'olio costa troppo al distributore e quindi lo si compra da una bancarella al volo, messo dentro una bottiglia di coca-cola..un bel litro e mezzo di olio nel motore non si sa di qual qualità e via di nuovo verso Maputo..

Durante il percorso siamo fermati almeno altre 5 volte dalla polizia…e non si contano i sorpassi, le sbandate e i numeri del nostro autista…

Finalmente Maputo…scendono via via i passeggeri…il signor Pasqual, che parla qualche parola di inglese, la senhora Fernanda, tipica mama africana con il carico di radici,mango, borse e borsette…

Alla Junta, nel caos terribile, corro a prendere una chiapa,l'equivalente del dala-dala della Tanzania o del matatu del Kenya…un Toyota a 14 passeggeri (in teoria) adibito a veicolo pubblico…il ragazzo urla alle persone in attesa la destinazione, museu…e stipa le persone nell'angusto spazio…l'odor di umanità è forte…

Mi ritrovo stretto fra la finestra, un ragazzo con le sue borse e l'immancabile big mama….mentre il bigliettaio, con mosse da far invidia ai più esperti Tanzaniani e Kenioti, è con mezzo corpo fuori del mezzo…

Si vola sui viali di Maputo, saltando le auto, facendo la gimkana nel traffico e rischiando il contatto molte volte…

Finalmente il Museu e la mia destinazione…

Sul pulmino rifletto sulla durezza della vita a cui sono sottoposti i mozambicani o tanzaniani o kenioti…ore nel traffico…costretti a prendere questi mezzi la mattina presto per venire al lavoro e rientrare tardi nelle periferie….stipati quasi come sardine..senza cinture di sicurezza..e parlare di sicurezza è davvero arduo…

Anche se non è la prima volta sconvolge sempre la durezza e le avversità a cui sono sottoposti quotidianamente…e questo meriterebbe una seria riflessione che lascio ai lettori..

A Maputo ho visto mezzi pubblici e alla radio sento che la TPM vuole potenziare le linee..lo auspico vivamente..

Il prossimo passaggio è il Sud Africa per ottenere l'agognato carimbo!!







Commenti: Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]





<< Home page

This page is powered by Blogger. Isn't yours?

Iscriviti a Post [Atom]