14/12/07

 

Inhassoro











È venuto il momento di conoscere un pò meglio il contesto di Inhassoro e, successivamente, le persone che lavorano nella scuola.




Il distretto di Inhassoro, analogo alla nostra provincia, ha una superficie di 6299 kmq nella parte continentale e 30,5 kmq nella parte insulare, composta dalle isole di Bazaruto e Santa Carolina. (nella cartina n.111 in alto)




La popolazione totale è di 43406 persone, secondo i dati del censimento 1997, quindi è immaginabile che facilmente ora superi di gran lunga anche i 50 mila abitanti. Principali centri sono i paesi di Inhassoro e Maimelane. Il 41% della popolazione ha meno di 15 anni, quindi la piramide della popolazione ha una grossa base, che fa facilmente prevedere futuri incrementi della popolazione.




Principali attività sono l'agricoltura, per lo più di sussistenza, la caccia, il commercio informale, e il turismo, che ha di sicuro il maggior potenziale per lo sviluppo del distretto.




Da segnalare anche la presenza di attività estrattive, legate alla scoperta di riserve di gas naturale, che potranno dare ulteriore sviluppo alla scarsa industria locale.




Non esistono strutture bancarie e quindi per tutte le necessità è necessario muoversi fino alla città più vicina, Vilanculos, situata a circa 80 km da Inhassoro. La rete viaria è in condizioni critiche, in quanto sia la strada nazionale che attraversa il distretto, sia la seconda strada che porta alla città di Inhassoro, sono in condizioni dissestate. In Inhassoro esiste una sola via asfaltata, ma in rapido deterioramento e bisognosa di manutenzione. Le case in muratura sono una minoranza e prevalgono le capanne tradizionali.




Dal punto di vista educativo, il 71% della popolazione è analfabeta, e solamente il 29% degli abitanti ha frequentato o frequenta una scuola. I dati sono desunti dal Piano di Sviluppo Strategico del Distretto, datato 2005 e quindi possono essere variati, ma, anche da osservazioni personali e da scambi di opinioni con residenti,è che nella sostanza le percentuali rimangono altamente significative. In questo ambito si inquadra anche la problematica di genere, in quanto, secondo i dati dello studio della direttrice pedagogica Blandina Josè, circa il 40% delle donne è analfabeta. Le cause vanno ricercate nella insufficiente copertura della rete scolare, nella status culturale attribuito alla donna, ancora legato alle occupazioni tradizionali, alla scarsa importanza attribuita alla istruzione delle donne, alle gravidanze precoci e ai matrimoni combinati.




E anche la qualità del corpo docente è relativamente bassa, in quanto, più della metà dei professori non ha formazione specifica.




In questo quadro si va a posizionare la Scuola Professionale Estrela do Mar,che rappresenta davvero Una Speranza per il Mozambico.




Essa offre, nel suo contrato formativo, sia competenze professionali, un imparare lavorando, sia la possibilità, rispetto alle tradizionali "Escola de Artes e Oficios", di poter proseguire gli studi fino alla università.




Il piano di offerta formativa si declina in 4 specialità:




a. falegnameria, con annesso anche un padiglione per la produzione che già impiega 3 ex-allievi della scuola (la scuola-impresa),




b.elettricista




c.meccanica, di recente inaugurazione, ma già in produzione per materiali quali banchi e sedie.




d.taglio e cucito, per le ragazze, che vede la produzione di abiti di ottima fattura.In questo corso entrano anche nozioni di economia domestica, puericultura e prevenzione dell'AIDS.




I punti di forza della scuola, sono costituiti nella sua dotazione infrastrutturale, nell'impegno profuso da Acli, anche attraverso la previsione di personale in Servizio Civile sul posto, nella presenza presente o passata di formatori, che aiutano ad innalzare il livello delle competenze, in un'ottica di trasferimento delle competenze.




Come si vede, la sfida è grande..ma proprio per questo è importante lavorare al meglio..perchè si possa davvero dare un orizzonte di speranza al paese.





Alcuni protagonisti della sfida




A dirigere le operazioni pedagogiche è suor Blandina José Tamelia.




Ella appartiene all'ordine delle Missionarie Domenicane del Rosario. É una persona preparata e dall'esperienza internazionale. Ha infatti studiato In Mozambico e Angola, ha avuto una esperienza di formazione in Perù e ha conseguito la laurea in Scienze Religiose presso la sede distaccata di Maputo della Università Urbaniana di Roma.Ella si occupa di tutte le questioni pedagogiche e della gestione degli insegnanti ed è un prezioso aiuto per tutte le questioni attinenti alla scuola.




Per la formazione meccanica è impiegato un perito industriale italiano, il signor Agostino Lanza, di 62 anni, nativo di Borgaro Torinese. Egli dopo aver prestato servizio prima presso i missionari della Consolata nel nord del paese negli anni '70, ha poi lavorato prima a Capo Verde per Africa '70 e poi in Mozambico per COSV e ISCOS-CISL, sempre come formatore meccanico. Dal 2001 è a Inhassoro, come formatore dei formatori, responsabile delle officine e della manutenzione delle macchine.




La missione è parte importante per la scuola. Ad Inhassoro presta la sua opera don Pio Bono, che aveva presentato l'idea del progetto al concittadino e allora presidente delle Acli, Luigi Bobba, che ha fortemente voluto il progetto e ne è il primo sostenitore.




Don Pio Bono mantiene il ruolo di direttore della scuola, mentre la missionaria laica Caterina Fassio, con don Pio da più di 15 anni, ha mantenuto il ruolo di amministratrice. Essi hanno seguito la costruzione, dalla prima compensazione per l'acquisto dei terreni, alle piccole questioni burocratiche. Naturalmente il grande aggravio di funzioni e di responsabilità pastorali hanno reso necessaria la presenza di una persona, laica, che li coadiuvasse della scuola e anche per questo il perché del Servizio Civile in Inhassoro.




La vita di missione è dura e presenta rinunce e costante impegno e dedizione. E chi scrive, ne sta condividendo anche lo stile di vita francescano e la sistemazione spartana, certo non facili per un giovane, ma che possono essere di aiuto per comprendere la realtà degli ultimi, una sfida nella sfida.




La presenza della missione è importante, in quanto essa garantisce una presenza di lungo periodo e gode di grande stima e considerazione presso sia le amministrazioni locali che fra la gente comune. E questo fattore è sicuramente di aiuto.




Altre persone importanti e da citare sono i numerosi tecnici ACLI che hanno prestato la loro opera. Mi si permetta di ricordarne Lorenzo Brunelli,Gino Gallino, Stanislao Scuteri e Ezio Romanelli, il cui prezioso lavoro ha dato spunti importanti per le attività che dovrò andare a realizzare.

Un ringraziamento va anche a tutti quei volontari, attivisti, giovani che hanno organizzato e organizzano mille attività per raccogliere fondi per le molte necessità della scuola.

Da segnalare che il contesto di Inhassoro poi è stato oggetto di quattro studi, le tesi di Alice Grazio, Valentina Volpe, Oscar Ivan Sanchez e della direttrice pedagogica suor Blandina Josè.

Prossimo passo sarà la presentazione dei docenti.

Nelle foto Agostino Lanza con Inocencio alle prese con il tornio, un particolare della scuola, suor Blandina e don Pio e Caterina Fassio in udienza presso il Ministro della Educazione del Mozambico.

























































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