30/01/08

 

Aggiornamento

Le ultime giornate del corso di Guiua sono state piene di avvenimenti..prima le leziondi del dott. Francisco Witimane, che ha discusso il ruolo dell'educazione in Mozambico..

Una lezione importante è stata data da Frei Guillerme da Costa che ha discusso il ruolo della Chiesa in Mozambico..con le sue luci e le sue ombre..le luci della testimonianza di molti religiosi nel momento della persecuzione, della confisca dei beni, della vicinanza alla popolazione durante la dura guerra civile..un ruolo spesso dimenticato..

E le ombre di una parte di clero troppo incline ad assecondare le politiche del governo coloniale portoghese..

La conclusione è stata affidata al vicario generale padre Luca Pelis con un momento di preghiera.

Domenica ho fatto una esperienza davvero differente..mi sono calato nella realtà quotidiana di un missionario..e con padre Gabriele siamo andati a visitare una comunità..

La strada una sottile striscia di sabbia fra l'erba alta e gli anacardi e le palme..i piccoli appezzamenti ricavati con fatica nella terra sabbiosa..e in questo paesaggio mozzafiato qua e là qualche capanna..

Il villaggio è formato dalla chiesa, una semplice tettoia in lamiera e alcune semplicissime costruzioni costruite con le foglie di palma..

La gente al nostro arrivo inizia a cantare e al complimentare il padre..

Con grande ordine ci si dispone nella chiesa..i bimbi avanti, poi le donne, molte giovanissime e con già un fardello sulle spalle..il coro e poi gli uomini..io dapprima mi siedo sulla panca..ma sono ospite e quindi corre l'animatore a darmi una sedia di plastica..

Onore riservato agli ospiti..e come da corso non accettare non è buono..è segno di rispetto..infatti il sedersi fra loro sulla stuoia o nei banchi indicherebbe già appartenenza alla comunità cosa che non si addice ad un ospite..

Con grande semplicità e fede padre Gabriel, nella calura opprimente, annuncia il Vangelo..un esempio di fulgida fede e di sacerdozio che non può non colpire l'osservatore che si trova nella cappella..

I canti e le danze, nella loro semplicità offrono solennità alla celebrazione..

Alla fine si carica il Toyota con legna e persone che chiedono un passaggio..il carro geme ma con forza riusciamo a tornare alla missione..

Il corso di Guiua, le visite alle missioni e la vita ad Inhassoro stanno aprendo finestre su un mondo missionario..una realtà che è bene conoscere..con le sue luci di fede e di grande sacrificio, di ospitalità, di dono all'altro..e le sue difficoltà, le sue rigidezze e scelte.. che per un ragazzo italiano a volte non è facile comprendere..presto descriverò come si vive in comunità e quali le attività dei padri..persone che hanno fatto una scelta di dono della vita all'altro..

Lunedì è invece stato il giorno del viaggio a Maputo..l'auto era legata con filo di ferro e i 450 km che separano Guiua da Maputo sono stati una piccola odissea..9 ore di auto in solitaria..ai 60-70 Kmh..fra le buche e i salti della strada EN1 che porta a Maputo..le capre e i maialini che attraversano la strada e le molte persone che camminano lungo la strada..

Una esperienza fortificante e di grande responsabilità..

Nel frattempo ad Inhassoro è iniziato l'anno scolastico ma per questo dovrete aspettare il rientro..

Até logo

English Summary


 

Today Mr. Francisco Witimane, in charge of the regional pedagogic department of the Ministry of Education, gave us a speech regarding the challenges and the history of the Mozambican system.

First he started with the the traditional system of education :

Where the interest of the collectivity prevails over the ones of the single, where there is solidarity in fulfilling the duties and the system define the placement of the people within the society.

Then the colonial system and the challenges of the post independence system.

The course then had the intervention of Frei Guillerme da Costa. He gave some lessons regarding the role of the Church in Mozambique. With the lights and the shadows. The lights of the martyrs, the persecution after the independence..the shadows..the role of some priests and bishops in supporting the colonial rule..

The conclusion with a moment of prayer with father Luca Pelis.

Sunday while I was waiting to go to Maputo I visited one community with father Gabriel..we drove in the bush for more than half an hour..the landscape just awesome..cash nut trees palm trees..the trail just a line of white sand amidst the grass..

We reached a simple chapel in a even simpler village..the people started singing and dancing..then we entered the chapel..i sat on the bench but then some parishioners came with a chair..i was a guest and I deserved the honor..

With simplicity father Gabriel celebrated the Mass and then we loaded the car with wood and people..the poor Toyota started crying but she managed to get us to the mission..

Yesterday has been the day..i drove for 450 km with the Tata just fixed with wire..at an average speed of 35 mph..not bad..

It has been rather an adventure

Now in Maputo..


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