26/05/08

 

Un nuovo volto ad Inhassoro


Ha fatto la sua comparsa da oggi ad Inhassoro Alberto Maria Rigon,trentenne vicentino di origine e responsabile del progetto, di cui sotto, per la parte del parco di Zinave.

Alberto è specialista in Scienze e tecnologie alimentari e ha frequentato un master in Cooperazione allo Sviluppo nelle aree rurali. Ha già fatto una lunga esperienza, fra America Latina ed Africa e attualmente lavora in Mozambico dal 2005.

Il titolo del progetto è -Sviluppo socio-economico attraverso il turismo sostenibile nella Provincia di Inhambane- e ne riportiamo parte gli obiettivi generali

In Mozambico, come nei vicini stati africani, il turismo rappresenta una delle più importanti risorse potenziali di sviluppo. Dopo la caduta nel lungo periodo di guerra civile, il settore sta infatti iniziando una crescita significativa, sebbene inferiore ad altre realtà analoghe. Esso si concentra in prevalenza nella zona meridionale del Paese, nelle tre Province di Maputo, Gaza e Inhambane, sia nella forma di valorizzazione delle coste per vacanze di riposo e attività sportiva, sia in quella di vitalizzazione di Parchi naturali con ripopolamento e organizzazione per safari fotografici.

Pur comportando in ogni caso un beneficio per il Paese, lo sviluppo attuale comporta tuttavia limiti e rischi. La realizzazione di strutture per i turisti è infatti promossa quasi esclusivamente da imprenditori stranieri (in particolare bianchi sudafricani e portoghesi), e manca un'adeguata preparazione professionale di operatori

locali del settore; cosicché il beneficio diretto per la popolazione locale èridotto all'assunzione di personale non qualificato nelle strutture ricettive e alla vendita minuta di semplici oggetti d'artigiianato o di frutta ai turisti.

Lo sviluppo dei Parchi, a sua volta, anche se saranno poste le dovute cautele per un adeguato equilibrio tra le

esigenze di conservazione e quelle di sfruttamento turistico, comporta problemi per le popolazioni residenti,

condizionate nelle loro attività tradizionali dal ripopolamento animale, e costrette a trasferimenti o a

cambiamenti di vita.

Il progetto, appoggiandosi su sollecitazioni simultanee delle due Controparti locali alle ONG promotrici, affronta i due aspetti citati con un intervento multisettoriale che prevede un insieme di iniziative coordinate per favorire lo sviluppo socio economico nella provincia di Inhambane attraverso la partecipazione della popolazione alla valorizzazione delle risorse turistiche.

Per elevare il ruolo e il beneficio della popolazione locale, ed in particolare dei giovani e delle donne, nelle attività al servizio del turismo, il programma prevede lo sviluppo di una scuola professionale per operatori nel settore all'interno di una struttura realizzata dalla Diocesi di Inhambane (con la partecipazione

dell'ONG italiana IPSIA e il finanziamento della Conferenza Episcopale Italiana) già attiva in aree professionali più tradizionali, e la collaborazione con il Ministero dell'Istruzione nella formazione di insegnanti specializzati. Quest'ultima attività consentirà anche di contribuire alla definizione dei piani di

studio nazionali per le scuole di formazione professionale per operatori del turismo. Ad essa contribuirà, come detto nella premessa sugli organismi italiani coinvolti, l'Istituto Alberghiero P. Artusi di Recoaro.

Al fine di promuovere l'imprenditoria locale nel settore e creare uno sviluppo autonomo di realtà di accoglienza turistica con ricaduta piena sulla popolazione interessata, esso sostiene poi la creazione di due strutture ricettive per turismo responsabile a gestione comunitaria, in linea con analoghe felici

esperienze in altri Paesi, ed anche, in un solo caso, nello stesso Mozambico. Di esse, una sarà realizzata in una delle aree di maggiore attrattiva lungo la costa settentrionale della Provincia, nella stessa località dove si prevede la realizzazione della scuola, l'altra presso il Parco Nazionale di Zinave.

Infine, appunto in questo Parco, esso garantirà l'aiuto alle comunità coinvolte nel suo sviluppo perché sia loro assicurato un futuro dignitoso all'interno o all'esterno dello stesso, con integrazione nelle attività del Parco o la promozione socio-economica nell'eventuale riallocazione.

In parallelo, con un'attività d'informazione e promozione in Italia e in Europa, il progetto favorirà lo sviluppo di viaggi di turismo responsabile e sostenibile verso le zone interessate dal progetto, sostenendo immediato ritorno alle attività da esse impostate e un beneficio anche ad altre comunità del Paese.


Come si vede il progetto è ambizioso e intercetta il vettore più importante dello sviluppo del paese, il turismo.

Le sue aspettative iniziali è vedere che il progetto che ha contribuito a scrivere funzioni sia sostenibile e possa migliorare la situazione nelle comunità in cui verrà implementato il progetto.



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