05/11/08

 

Il progetto Amahoro: Notizie dal Burundi





Ecco alcune notizie dal Burundi, dove stanno operando i nostri Michele e Oscar, nell'installazione di impianti satellitari, opera fondamentale per il futuro e lo sviluppo dei giovani ruandesi, per consentire una stabile forma di connessione e l'apertura di finestre sul mondo.

Ancora una volta IPSIA Vercelli è in prima linea e vogliamo fare una menzione speciale a Oscar Restrepo, che con il suo prezioso lavoro a Inhassoro prima e in Burundi ora, è esempio di integrazione,impengo e dedizione.

Ecco ora alcune news:

Le due stazioni di ricetrasmissione installate, che si collegano al satellite Panamsat, posto in orbita geostazionaria sull'Oceano Indiano, sono le uniche forme di collegamento stabile con il mondo presenti nei due centri di Rumonge e Bururi e la cosa è ancora più eccezionale se si pensa che Rumonge è la seconda città del paese...ed in pratica non dispone di rete telefonica!

Grazie a questo progetto, ad esempio, tutti hanno seguito con grande attesa le recenti elezioni americane, qui particolarmente sentite per la candidatura di Obama, il cui padre è nato proprio in questa zona d'Africa, nel vicino Kenya.

Possiamo proprio dire che il progetto stia suscitando un grandissimo interesse sia nella pubblica amministrazione che nella gente e ieri anche i medici egiziani del vicino ospedale hanno chiesto di poter vedere un protocollo di aggiornamento terapeutico via Internet: senza il nostro servizio avrebbero impiegato settimane a ricevere le informazioni corrette.

L'adeguamento delle aule destinate ad ospitare i computer per la didattica, il cui arrivo è previsto per la seconda settimana di dicembre, prosegue a grandi passi sotto la direzione della missione di tuning degli specialisti del servizio tecnico volontario avviato per i Paesi in Via di Sviluppo da IPSIA Vercelli, il cui presidente, Michele Lepora è in questo momento in Burundi assieme al responsabile per l'area informatica, Oscar Ivan Restrepo Sanchez, mentre dall'Italia come "link Officer" ha operato Samuele Tini.
Bisogna rendere merito, inoltre, alla sezione di Economato Generale della diocesi di Bururi che, diretta dall'infaticabile Padre Jean Bosco, ha spianato le altrimenti insuperabili formalità burocratiche, doganali e pratiche e recuperato, con un miracolo di velocità e pragmatismo, tubi, cavi, muratori, fabbro, elettricista, energia elettrica e quant'altro necessario al raggiungimento di questa prima importante tappa del progetto lavorando anche durante la recente festività di Ognissanti. Un ringraziamento sincero è davvero d'obbligo!

Dal Burundi, dove sono in procinto di ripartire, i nostri specialisti "in field", ci chiedono di far giungere al Vescovo di Bururi, S.E. Mons. Venant Bacinoni, i sensi del più deferente ringraziamento per aver creduto e dato una spinta risolutiva al progetto ed a Carmelina Nicola, organizzatrice e motore di questa iniziativa, un sentito GRAZIE per aver reso possibile, nonostante mille problemi, questa importante esperienza.

Commenti:
Un sentito ringraziamento a tutti i volontari italiani che da diversi anni danno un immenso sostegno concreto a questi paesi martoriati da guerre etniche...sono una ragazza del burundi,vivo in italia da 16anni e studio economia.ho sempre sognato di dare un aiuto in burundi;se potessi essere utile in qualcosa contattatemi al (Celestina--82@libero.it).distinti saluti e grazie ancora del vostro aiuto
 
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