04/11/08

 

Una lettera dal Kivu

In questo momento di tensione nella Repubblica Democratica del Congo, vogliamo farvi parte di una lettera che ci è giunta da Chiara, volontaria italiana nel Kivu, compagna di università di chi vi scrive.

Un modo per aprire una finestra su una regione martoriata dell'Africa.




Mi piace il verbo -resistere-.
Resistere a ciò che ci imprigiona,
ai pregiudizi, ai giudizi affrettati,
alla voglia di giudicare, a tutta la cattiveria
che è in ognuno di noi e che chiede solo di
esprimersi, alla voglia di arrendersi,
al vittimismo, al bisogno di parlare di se
a scapito degli altri, alle mode,
alle ambizioni malsane,
allo smarrimento diffuso.
Resistere e... sorridere.

Emma Dancourt


Questa è stata una dura settimana per il Kivu..
Ma siamo stati e saremo ancora sull'orlo del vaso di Pandora di una guerra fratricida..

Il generale rinnegato filo rwandese Laurant Nkunda ed il suo movimento politico militare CNDP sono avanzati fino alle porte di Goma (capitale del Nord Kivu)
La FARDC, ossia i soldati delle truppe regolari congolesi, sono scappati di fronte al nemico e si sono dati a saccheggi invece di proteggere i civili in fuga
La MONUC (Missione ONU) è stata all'inizio a guardare e dopo le proteste feroci della popolazione si è messa a fare il minimo insufficiente ...
Il caos ed il panico hanno regnato su una Goma ammutolita, stupita ed in balia dei capricci di quei ricercati internazionali che troneggiano il CNDP...

Sono in fuga 200.000 persone, che si aggiungono ai già 1,2 milioni di sfollati interni...
Li vedi questi poveracci in colonne madide di sudore per il peso dei fagotti con le loro poche cose...
Li vedi nei campi sfollati azzuffarsi per avere un sorso di acqua...
Li vedi chiedere rifugio in una famiglia di Goma che non ha niente da offrire...

Perfino RAI Uno ve li ha fatti vedere al tg delle ore 20, sbagliando però la cartina geografica e mettendo quella del Congo Brazzaville...
Si perché il Congo solo ora fa notizia, solo quando ci sono 1,4 milioni di sfollati, solo quando si profila la -balcanizzazione- dell’intera regione...
Ma nessuno vi dice che questa crisi si poteva evitare da anni e che nessuno ha intenzione di intervenire veramente e mettere fine a questa tragedia
Perché grazie all'insicurezza, ai ribelli, all'instabilità il resto del mondo può depredare le ricchezze della RDC...

E noi che qui dal Sud Kivu seguiamo con apprensione le vicende del Nord Kivu e preghiamo perché non si estendano anche da noi
Possiamo solo resistere insieme ai fratelli perché siamo tutti sulla stessa barca del Kivu...
E sorridere...
E bere una PRIMUS...

Ecco giusto qualche riga per resistere insieme,
Un abbraccio

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