20/02/09

 

UNA NUOVA VICINA....






Cari affezionati lettori,

in queste mie righe di oggi mi piacerebbe parlarvi di un centro che ho visto durante il fine settimana. E della storia che gli sta dietro.

Dunque, lo scorso sabato mi sono recata a Vilankulos con il sig. Agostino Lanza, professore della nostra scuola, per vedere un progetto finanziato da alcuni suoi amici italiani. Il progetto, che queste persone appoggiano, parte dalle seguenti considerazioni del contesto su cui ha deciso di intervenire: Vilankulos (che dista 80 Km dalla nostra Inhassoro) sta divenendo un luogo di intenso sviluppo turistico, assai rilevante per tutto il paese. Purtroppo però, l’attenzione rimane concentrata esclusivamente sugli investimenti economici, sulle infrastrutture ed i servizi ma non si pensa a nessun intervento nel sociale. A causa di ciò, oggi in Vilankulos si trovano pasticcerie e internet-café, alberghi da 600 dollari a notte e negozi di telefonini, vi preparano pancakes americani e pasta italiana ma i bambini orfani dormono per strada. Molto spesso sono senza istruzione scolastica e vivono elemosinando e dei lavoretti che riescono a fare. Sono i tristemente noti meninos de rua.

L’Ong ASEM che questi italiani finanziano ha per loro il seguente sogno: costruire una casa FORMATIVA e CULTURALE. …E siccome il sogno è grande e queste azioni sono numerose, ragazzi, credo di doverle concentrare in un laconico elenco…un po’ asettico ma ehi guys!!!o promettete di seguire un mio lunghissimo pezzo con grande attenzione o dobbiamo sintetizzare così…. ;)

La casa formativa e culturale di ASEM sarà la base intorno alla quale girano:
scuole materne per bambini abbandonati, orfani o figli di ragazze madri o donne sole, che lavorano;
borse di studio per aiutare a frequentare la scuola primaria, come poi anche una successiva formazione professionale;
seminari e workshop continui che offrano formazione nell’ambito della pittura, della creazione di batik e altri lavori di artigianato tradizionale – con la partecipazione anche di artisti stranieri e di pittori mozambicani di fama internazionale;
corsi di sartoria per la produzione di abiti tradizionali;
iniziative per l’inserimento nel mondo del lavoro delle persone già formate e per la reintegrazione dei bambini orfani nella comunità sociale;
la creazione di un posto vendita per le opere di artigianato prodotte;

A me il progetto è piaciuto molto perché non è “aria fritta” ma ha in animo di insegnare tecniche artistiche al fine di conservare e valorizzare la cultura locale, che rappresenta un patrimonio in pericolo di estinzione, minacciato dalla vulnerabilità economica e dalla precarietà in cui vive questa gente. E non si aiutano i ragazzi di Vilankulos solo con tante belle parole ma si dà loro un mestiere, grazie al quale intercettare il mercato turistico e pure gli si dona attrezzature per lavorare!!!

Forse vi è venuta la curiosità di sapere chi c’è dietro tutto questo…..

Beh dietro a questo bel progetto, c’è l’Ong ASEM. Questa onlus nasce nel 1991 dalla forza e dal coraggio di una donna svizzera, Barbara Hofmann che lascia la civilizzata Europa per venire ad occuparsi di un paese ancora in guerra. Barbara lavora soprattutto con bambini e ragazzi, le sue prime iniziative sono state quelle di fornire un aiuto per affrontare le necessità primarie e per la riabilitazione psicologica, morale, educativa e formativa della gioventù mozambicana. Dopo la guerra ha vissuto con questo popolo per dargli di che sollevarsi durante una delle più gravi siccità dell’Africa Australe e a seguito di cicloni e alluvioni (annate ’92-’94, ’99-’01 e 2007). Ha fondato i centri di Macurungo, Manga e Gorongosa per aiutare i ragazzi a studiare e per lottare contro la diffusione dell’HIV, la scuola di Manga e attività agricole a Inhamizua.

Con questi nomi vi sto parlando di posti che si trovano nella provincia di Sofala (non molto a nord dalla scrivania della vostra volontaria preferita che vi scrive). Oggi Barbara inizia un nuovo cammino nella nostra bella provincia di Inhambane, a Vilanculos per l’appunto e noi la salutiamo come nostra benvenutissima vicina!!!!!

E per farvi capire cosa spinge questa donna a stare da vent’anni lontano da casa, vi lascio ad una sua poesia:

RADICI DEL MONDO
(Barbara Hofmann)

Come le piante s’intristiscono e poi muovono
se non si ha cura delle radici,
così non può vivere un mondo che trascura i suoi Bambini.
Di qualunque colore, razza o religione,
da qualunque parte vengano,
i Bambini sono le radici del mondo.

Non può vivere una terra senza alberi.

Loro hanno bisogno di noi,
ma noi abbiamo ancora più bisogno di loro,
perché senza radici muore l’albero.

Come a volte poche gocce di pioggia ridanno
Vita alla pianta stremata, così
con poco si può seminare felicità,
con poco ridare dignità,
con poco cambiare il corso di una vita.

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