22/03/11
Fratelli d'Italia
La scorsa settimana si è celebrato il 150° anniversario dell'Unità d'Italia.
Pieni di nostalgia pensiamo ai festeggiamenti e alla memorabilità dell'evento che ci siamo persi, un momento irripetibile che noi ci siamo trovati a vivere in Mozambico.
L'Italia con tutti i suoi problemi, ma anche con tutte le sue bellezze ci sembra distante, lontana dalla nostra vita e dalle nostre preoccupazioni. Siamo immersi in questa realtà così diversa che assorbe tutte le nostre energie, i nostri pensieri e i nostri progetti. Pensare all'Italia è un attimo di distrazione che arriva ogni tanto durante la giornata, quasi improvviso ed estraneo, completamente slegato alla quotidianità delle nostre giornate.
Eppure da qui forse è più facile vivere la nostra italianità che ci costringe ad amare con passione le nostre tradizioni, la cultura e inevitabilmente la cucina. Da qui è più facile osservare i problemi, guardarli da un punto di vista distaccato e più obiettivo, accorgersi di sentirsi italiani, ma a volte anche molto delusi, perchè forse in 150 siamo riusciti soltanto a creare una terra comune, uno spazio geografico legato per storia e per tradizioni, ma sempre di più gli italiani sembrano divisi e incostanti, confusi e disprezzanti di una terra che tanto ha influenzato l'intera umanità.
Pertanto con un forte sentimento di nostalgia vorremmo ricordare a chi segue questo blog che è nostro dovere amare questa nostra Nazione si tanto ingarbugliata, ma si tanto bella e passionale.
Il 25 giugno 2011, Il Mozambico, festeggerà 36 anni di indipendenza. Paradossalmente il sentimento di nazione e di popolo unito, qui sembra essere decisamente più forte che in Italia. Ogni mattina in tutte le scuole del Mozambico, dalle materne all'Università viene cantato l'inno nazionale, la gente si veste sovente con indumenti che ricordano la bandiera mozambicana e lo spirito di popolo è forte e presente durante la vita quotidiana. Questo sicuramente è il risultato di una democrazia in cui a governare è ormai lo stesso partito da quasi vent'anni. Tuttavia in un paese che é due volte piú grande dell'Italia, sembra fondamentale questo tipo di politica per cercare il più possibile di creare una nazione unita e coesa, colpita per di più da circa 15 anni da una guerra civile, fratricida e violenta.
Per questo credo che, quasi con ammirazione, la mattina ci fermiamo sorridendo ad ascoltare i bambini dell'asilo cantare a squarcia gola l'inno mozambicano, che proclama che uniti “pietra su pietra è possibile costruire un novo giorno”.
Forse anche noi dovremmo iniziare a pensare e a vivere con più passione e convinzione lo sprono lanciatoci dall'indiscutibile: “Fratelli d'Italia”.
Pieni di nostalgia pensiamo ai festeggiamenti e alla memorabilità dell'evento che ci siamo persi, un momento irripetibile che noi ci siamo trovati a vivere in Mozambico.
L'Italia con tutti i suoi problemi, ma anche con tutte le sue bellezze ci sembra distante, lontana dalla nostra vita e dalle nostre preoccupazioni. Siamo immersi in questa realtà così diversa che assorbe tutte le nostre energie, i nostri pensieri e i nostri progetti. Pensare all'Italia è un attimo di distrazione che arriva ogni tanto durante la giornata, quasi improvviso ed estraneo, completamente slegato alla quotidianità delle nostre giornate.
Eppure da qui forse è più facile vivere la nostra italianità che ci costringe ad amare con passione le nostre tradizioni, la cultura e inevitabilmente la cucina. Da qui è più facile osservare i problemi, guardarli da un punto di vista distaccato e più obiettivo, accorgersi di sentirsi italiani, ma a volte anche molto delusi, perchè forse in 150 siamo riusciti soltanto a creare una terra comune, uno spazio geografico legato per storia e per tradizioni, ma sempre di più gli italiani sembrano divisi e incostanti, confusi e disprezzanti di una terra che tanto ha influenzato l'intera umanità.
Pertanto con un forte sentimento di nostalgia vorremmo ricordare a chi segue questo blog che è nostro dovere amare questa nostra Nazione si tanto ingarbugliata, ma si tanto bella e passionale.
Il 25 giugno 2011, Il Mozambico, festeggerà 36 anni di indipendenza. Paradossalmente il sentimento di nazione e di popolo unito, qui sembra essere decisamente più forte che in Italia. Ogni mattina in tutte le scuole del Mozambico, dalle materne all'Università viene cantato l'inno nazionale, la gente si veste sovente con indumenti che ricordano la bandiera mozambicana e lo spirito di popolo è forte e presente durante la vita quotidiana. Questo sicuramente è il risultato di una democrazia in cui a governare è ormai lo stesso partito da quasi vent'anni. Tuttavia in un paese che é due volte piú grande dell'Italia, sembra fondamentale questo tipo di politica per cercare il più possibile di creare una nazione unita e coesa, colpita per di più da circa 15 anni da una guerra civile, fratricida e violenta.
Per questo credo che, quasi con ammirazione, la mattina ci fermiamo sorridendo ad ascoltare i bambini dell'asilo cantare a squarcia gola l'inno mozambicano, che proclama che uniti “pietra su pietra è possibile costruire un novo giorno”.
Forse anche noi dovremmo iniziare a pensare e a vivere con più passione e convinzione lo sprono lanciatoci dall'indiscutibile: “Fratelli d'Italia”.
Con qualche giorno di più … ormai sono 150 e 5 giorni,
Buona Unità a tutti.
Buona Unità a tutti.
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