21/04/11

 

Auguri di Buona Pasqua 2011

Dall’umile gesto che Gesú fece, lavando i piedi ai suoi discepoli (Gv 13,1-5)

“Il Gesú della lavanda dei piedi, che oggi istituisce l’Eucarestia e il sacerdozio, che ha giá pregato perché tutti “siano uno” e che suderá sangue sul Getsemani, é un Gesú sconvolgente nei suoi gesti ma estremamente umano. Egli é capace di prendere tra le mani i nostri piedi, ció che é a contatto con la nuda terra, le nostre fragilitá e debolezze, ció che regge tutto il peso del nostro corpo mortale. Sono i piedi che ci permettono di camminare o, quando fanno male, ci costringono alla sosta. I piedi sono la nostra umanitá e Lui si abbassa ad abitarla, ad amarla, a salvarla, “spogliando se stesso e vestendosi della condizione di servo”, é cosí che ci esalta, che ci fa simili a Lui, figli e fratelli oltre che a “sua immagine e somiglianza”. La lavanda dei piedi ci chiede di fare comunione con il Cristo servo per obbedire al suo comandamento: “fate questo in memoria di me”. É solo continuando a tenere adosso quell’asciugatoio, continuando ad edificare la “Chiesa del grembiule”, che potremo rispondere alla sua infinita caritá, solo allora i nostri piedi sporchi di terra odoreranno di cielo e si incammineranno sui sentieri della Pasqua.” (“Voi siete la luce del Mondo2010/2011)

É con gioia che in questa Pasqua Africana
vi auguro di lasciare entrare dai vostri piedi l’umanitá intera,
la Terra e il Cielo.

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