12/05/11

 

“A manha”: tempo determinato all’infinito

L’Africa, il Mozambico, chiedono prima di tutto pazienza, un’infinita pazienza, il saper attendere e sperare (senza disperare) che le cose con un ritmo lento e assonnato si possano risolvere, non avere fretta e confidare nella Boa Sorte!!!

É questo l’insegnamento che traimo dalla vicenda legata alle peripezie della nostra nuova e fiammente Tata Xenon che é stata parcheggiata per ben tre settimane nel garage della missione in attesa che il meccanico tornasse da Maputo dopo quasi due settimane alla ricerca dei pezzi di ricambio.

Se sei fortunato qui é possibile risolvere un problema in poco tempo: 2-3 giorni e nei casi piú disperati (come il nostro), settimane o addiritura mesi.
Da qualche tempo infatti la Tata ha avuto un grave problema al disco della frizione, cerchiamo prontamente un meccanico a Inhassoro, ma dopo una breve valutazione piuttosto che rischiare di peggiorare la situazione preferiamo attendere e cercare qualcuno di piú esperto. Chiediamo consigli e sembra che a Vilanculo, a 80 km da Inhassoro, ci sia uno dei migliori meccanici del Mozambico, un certo Senhor Alexander, lo chiamiamo e dopo tre giorni arriva all’imporvviso, smonta il disco della frizione e si offre, per la modica cifra di 30 euro, di andare a recuperare i pezzi di ricambio a Maputo (dove c’é l’unica officina Tata che possa fornici i pezzi). Naturalmente, dato che non ci sono altre migliori opzioni possibili accettiamo l’accordo e attendiamo il suo ritorno.

Risultato: per piú di una settimana abbiamo aspettato il ritorno del meccanico perduto. I pezzi di ricambio sono stati pagati da noi via trasferimento bancario e l’officina della Tata ci assicurava che una persona era passata a ritirarli. Le comunicazioni tra noi e il meccanico si interrompono, passa Pasqua e ancora non abbiamo notizie.
Ci convinciamo sempre piú che il meccanico stia passando il week end nella movida della capitale.

Finalemnte peró con grande gioia riusciamo a chiamarlo e scopriamo la seguente storia, della quale la “vera” veritá non ci é chiaramente data a sapere.

Il nostro Alexander decide di inviare suo fratello Jorge a recuperare i pezzi a Maputo, nel frattempo suo fratello viene rapinato di soldi, documenti e telefono nel pulmino che lo trasportava e per questo non era possibile sapere cosa stesse succedendo. Preso dal panico allora anche Alexander decide di partire per Maputo alla ricerca di suo fratello. L’ultima notizia ci conferma che quando Alexander ha trovato suo fratello, era in attesa di testimoniare al tribunale di Maputo contro i rapinatori e che “a manha” o il prima possibile sarebbero ritronati a Inhassoro per terminare il lavoro.

Questa puó sembrare una storia complessa e complicata dove non si sa dove inizi la veritá e dove la finzione, ma vi possiamo assicurare che in realtá si tratta di una prassi comune per cercare di risolvere qualsiasi problema.

“A manha” tempo determinato nell’infinito, basta aspettare che arrivi!!! Boa Sorte!!!

AB

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