30/06/08

 

Alcuni degli auguri a Padre Pio

Pubblichiamo alcuni degli auguri inviati a padre Pio Bono per i suoi 48 anni di sacerdozio.


 

Ringraziamo di cuore e invitiamo che ancora volesse mandare il suo ricordo a scriverci al nostro indirizzo ipsiamozambico@gmail.com


 


 

Naturalmente, i più sentiti auguri
ti auguriamo di continuare con forza e passione la strada che ormai da 40 anni il Signore ti ha indicato.
un abbraccio  da parte di:
Gigi e Ornella
Arianna e Giuliana


 

E' un onore incontrare nel cammino di questa nostra vita sempre più frenetica, persone che con tanta serenità e semplicità dedicano la loro vita e le loro energie al bene altrui e per la gioia e la crescita di tanti bambini.

Auguri di cuore a Don Pio e grazie per il suo impegno e il suo insegnamento. 


 

Alessandra da Ravenna


 


 


 

Corso Monitore


Oggi si è conclusa la 5 edizione del corso di formazione per Educatrici di Scuola di Infanzia.

Dal 2003, sotto la sapiente guida di Caterina Fassio, viene organizzato il corso per Educatrici, che quest'anno ha visto la presenza di 38 partecipanti, 36 donne e 2 uomini, provenienti non solo da Inhassoro ma anche dai distretti vicini di Vilankulo e Govuro.

Il corso si è articolato con lezioni pratiche e teoriche, con la partecipazione di relatori di riguardo. Si sono toccati i temi più propriamente attinenti alla formazione,ma anche la salute, cruciale per fermare le piaghe che ancora colpiscono una fetta consistente della popolazione e l'educazione morale.

Ci teniamo a sottolineare alcuni passaggi del discorso conclusivo tenuto da Caterina. Ella ha messo ben in luce che tutti i bambini alla nascita sono uguali, con le stesse potenzialità..sono poi le condizioni nelle quali si trovano che determinano poi, almeno in parte,il loro cammino.

In questo contesto debole, si pone l'intervento della istituzione dell'asilo, aperto a bambini dai 3 ai 5 anni, istituzione che non è prevista nell'ordinamento formale del paese, ma che è cruciale per apprendere le prime nozioni di base, necessarie per tutto il successivo corso di studi.

L'asilo quindi sviluppa, attraverso il gioco, i canti e le attività in comune, competenze fondamentali e mira alla formazione integrale della persona.

In questo contesto è cruciale avere ottimi educatori, formati e capaci di rispondere alle sfide poste da tale compito tanto delicato e importante.

E il corso concluso oggi, va in questa direzione, formando quelli che saranno i mozambicani di domani.


25/06/08

 

Il saluto del Presidente delle ACLI Provinciali- Francesco Crosio



Pubblichiamo il saluto del presidente provinciale delle ACLI, Francesco Crosio, in occasione della inaugurazione della sede di IPSIA Vercelli.

Lo ringraziamo per le sue parole di stimolo e di incoraggiamento.


Amici,

Ricordo come se fosse ieri la notizia che Gigi Bobba (allora Presidente Nazionale) e Luca Sogno (allora Presidente Provinciale) comunicarono della posa della prima pietra; a distanza di pochi anni l'opera non solo è quasi conclusa ma ha già anche sopportato un ciclone ! Quanta vitalità in chi collabora!

Ogni tanto rifletto sul vero senso dell'operatività gioiosa rispetto all'aridità dei concetti semplicemente enunciati, al piacere di sentire sotto le proprie mani il frutto di un sogno che diventa realtà.

Oggi mi trovo Presidente delle ACLI vercellesi e con piacere Vi saluto e Vi ringrazio per il lavoro che state svolgendo, consapevoli che la responsabilità di far fruttare responsabilmente ciò che ci è stato affidato come bene comune è appannaggio di tutti i cristiani indistintamente dalla propria collocazione geografica.

Le Acli vogliono servire il futuro vivendo una nuova cultura della prossimità sostituendo l'aiuto al prendendosi cura di animati dalla carità e dall'accoglienza due dimensioni che non possono essere estranee ad un' associazione che guarda al futuro con occhi profetici e fiduciosi nell'uomo come la nostra; occorre passare dalla dimensione dell'offerta a quella della compartecipazione, una sorta di gemellaggio virtuoso e costante con la missione.

Finalmente anche a Vercelli è nata IPSIA con una propria sede inaugurata sabato scorso dall'Arcivescovo Padre Enrico MASSERONI e presieduta dall'amico Michele LEPORA.

Far fruttare i talenti significa anche come ci insegnano alcuni amici di IPSIA mettere a disposizione le proprie professionalità a vantaggio della missione stessa, penso al progetto per la realizzazione della nuova Chiesa i cui calcoli strutturali saranno effettuati da volontari limitando notevolmente i costi di realizzazione.

Un ringraziamento quindi va a tutti coloro che collaborano con VOI affinchè si riesca a mantenere questo progetto in vita in quanto voluto, sostenuto e realizzato da tutta l'Associazione e dalle Imprese sociali ad essa collegate.

Il Presidente Provinciale ACLI
Francesco CROSIO


 

I lavori dei nostri ospiti





Pubblichiamo altre foto dei nostri ospiti al lavoro e nelle comunità.

é senza dubbio stata per loro una esperienza importante che li ha portati a conoscere una realtà nuova che li ha caricati di entusiasmo e sana gioia.

 

La cassetta per i suggerimenti e donazione



Da ieri nella nostra scuola ha fatto la sua comparsa una cassetta per i suggerimenti.
Questa idea è nata dalla considerazione che spesso i ragazzi possono avere problemi ma preferiscano non parlarne per timori reverenziali o per paura della autorità.

Per questo ieri, con l'ausilio del nostro carpentiere Mauro, abbiamo installato la cassetta, augurandoci possa aiutarci a raccogliere i suggerimenti dei nostri ragazzi per fare della nostra scuola un luogo sempre più d'eccellenza.

La direzione provinciale per lo sport ha poi donato alla nostra scuola alcuni palloni per il nostro club sportivo, partito quest'anno sotto la guida del nostro validissimo prof. Mauro.

 

Intervista a padre Ezio Bono


Pubblichiamo una intervista fatta a padre Ezio Bono, rettore della Università Pedagogica Sagrada Familia di Maxixe, che ringraziamo per la disponibilità e il tempo che ci ha voluto dedicare.

Ci accoglie nel suo studio, con umiltà e con il sorriso franco che lo contraddistingue.

Iniziamo con un po' di storia personale..

Ordinato sacerdote nel 1987, e ha avuto esperienze prima in Brasile, per 3 anni, in Svizzera e poi in Mozambico. Egli si è principalmente occupato di pastorale giovanile e di formazione

Grazie alla sua preparazione è stato chiamato,dal dicembre del 1998,in Mozambico.

-Come è nato questo progetto?

Il progetto nasce dalla osservazione dei bisogni specifici della provincia di Inhambane. Non vi erano università e la maggior parte dei giovani erano costretti ad andare a Maputo o Beira. Nonché si è osservata la grande debolezza del personale docente delle scuole, la cui formazione non arrivava alla fine del ciclo sella scuola secondaria.

Esso è quindi nato per elevare la formazione dei professori della provincia e dare la possibilità dei giovani a laurearsi. Prima come centro giovanile, poi come scuola pre-universitaria e dal 2006 con l'Università vera e propria.

-Come è organizzata l'Università?

Essa ha un corso triennale, corrispondente alla laurea breve italiana e poi 1 anno per la licenziatura, come nel vecchio ordinamento italiano. Ma si sta lavorando per implementare la riforma del 3+2. Dal punto di vista del riconoscimento essa è una delegazione della Università Statale di Maputo, che rilascia i diplomi e garantisce il riconoscimento dei titoli di studio, mentre la gestione è delegata alla Congregazione.

-Quanti sono gli alunni e come si accede?

Gli alunni sono 600, la maggior parte di Maxixe e Inhambane e dai distretti vicini. Vi si accede per concorso pubblico nazionale fatto in tutte le varie delegazioni provinciali.

-Quali i piani futuri?

Nel futuro vi sono accordi di collaborazione con Università italiane. Per ora siamo ancora a manifestazioni di interesse ma si sta lavorando duramente in questo senso.

Nel 2009 si spera di poter aprire la nuova sede, più adatta per il grande sviluppo che ha avuto l'università e per far fronte alla scarsità di spazi.

-Quali le difficoltà?

Le difficoltà più grandi sono state paradossalmente non a livello locale, dove anzi siamo stati incentivati ma in Italia. Molte le critiche e le perplessità nel far passare un progetto universitario. Esso sembrava in contraddizione con l'immagine tradizionale dell'Africa, pareva un lusso. In realtà investire nella istruzione superiore, nella creazione di una coscienza critica è il modo per far uscire il popolo dalla logica dell'assistenzialismo, farlo andare con le proprie gambe, rinforzare la società civile e quindi porre fine alla piaga della corruzione, del lassismo, della non responsabilità della classe politica.

-Quali i modi di finanziamento?

La Congregazione finanzia tutte le opere straordinarie, mentre la gestione ordinaria è garantita dalle rette degli studenti. Le rette sono volutamente basse, la metà di quelle richieste da altre università private e ben 60 studenti sono appoggiati con borse di studio dall'Italia.

In questo senso si inserisce la collaborazione con IPSIA Vercelli ONLUS che ha reso possibile l'ingresso di Aderito al Politecnico nella facoltà di Ingegneria e che presto sarà seguito da altri 2 ragazzi.

Questi ragazzi saranno i formatori di domani e aiuteranno a creare la facoltà di Ingegneria. Altri 2 docenti stanno già seguendo un corso di dottorato in Italia.

Attualmente i docenti sono 40, la maggior parte mozambicani con l'ausilio di docenti di lingua statunitensi per l'inglese, congolesi per il francese e i padri italiani.

Un corpo docente cosmopolita per abituare i nostri ragazzi ad avere una proiezione sul mondo esterno e per abituarli al confronto e allo scambio.

Ringraziamo padre Ezio Bono e auguriamo successo alla sua iniziativa e garantiamo il nostro sostegno alle sue iniziative.

Per maggiori informazioni www.unisaf.net



24/06/08

 

Intervento del presidente Olivero

Pubblichiamo un intervento del presidente Olivero sulla recente Direttiva Europea sul lavoro. Una occasione di riflessione per tutti i nostri lettori.

Si profila una Direttiva Ue che stravolgerà l'idea stessa di lavoratore

Sono 168 le ore che noi tutti abbiamo a disposizione ogni settimana. Circa la metà di queste le trascorriamo dormendo o dedicandoci a funzioni vitali fondamentali, in particolare nutrendoci. Circa due ore al giorno – in media, si intende – le passiamo nel recarci al lavoro e nel ritornare a casa la sera, spesso nel caos delle metropoli. Ci rimangono 74 ore settimanali a disposizione: se togliamo il giorno festivo, che per ora nessuno intende rimuovere, ma soltanto diversificare ad personam, ci rimangono 62 ore per il lavoro, la famiglia, la formazione, lo svago.

Di fronte a questo scenario si pone il recentissimo accordo tra i ministri europei per una Direttiva che spinge assai avanti la flessibilità, stabilendo che la durata massima della settimana lavorativa, che in teoria rimane fissata a 48 ore, può essere elevata a 60 ore tutte le volte che il lavoratore, singolarmente, senza neppure che occorra alcuna autorizzazione da parte del sindacato, sia disposto a concordare un orario superiore con il proprio datore di lavoro. La possibile estensione sino a 60 ore riguarda la generalità dei casi, con alcune eccezioni verso l'alto (65 ore settimanali) per alcune categorie di lavoratori, tra cui i medici. Le 35 ore consecutive minime di riposo, inoltre, saranno calcolate su due settimane, non più su una sola.

Naturalmente qualcuno – tra cui Confindustria – ha accolto con grande favore questa proposta, che mostra un'Europa attenta alla produttività e che, oltretutto, annulla le sanzioni più gravi per le imprese che violano le norme sul tempo lavorativo.

Chi credeva che il lavoro del XXI secolo si sarebbe caratterizzato per l'alta tecnologizzazione, per il telelavoro o per la qualità della prestazione piuttosto che per la quantità dovrà ricredersi. Ciò che conta è la produttività, in tutti i modi e a tutti i costi. Naturalmente tutto è lasciato alla libertà del lavoratore, ma è difficile credere a questa storiella, se l'alternativa è la delocalizzazione in Romania della ditta in cui si lavora o la fatica ad arrivare a fine mese con bollette alle stelle e salari da fame.

In ballo, a ben vedere, c'è ben di più che una questione contrattuale o una norma novecentesca da superare: è l'idea stessa di lavoratore che è messa in gioco. Annullando ogni rispetto dovuto ai tempi della vita personale e familiare del lavoratore si scardina, infatti, il principio che è «la persona il metro della dignità del lavoro», come ha ricordato alle Acli papa Benedetto.

Non c'è produttività che tenga, se la vita umana e i suoi valori non sono il principio ed il fine dell'economia. Ed è difficile pensare che una persona dopo dodici ore di lavoro possa vivere dignitosamente: è messa a repentaglio la sua sicurezza – molti incidenti insorgono per la stanchezza dei lavoratori – e grande fatica si manifesta nella sfera affettiva e familiare.

Il Parlamento europeo ci rifletta: è questa l'Europa che vogliamo, capace di disegnare un nuovo modello di sviluppo per l'Occidente?

 


 

Andrea Olivero


 

Intervista ad alcuni testimoni delle violenze in Sud Africa

Il mese scorso anche in Italia si sono sentiti gli echi di violenze in Sud Africa. Una vera e propria caccia all'immigrato, accusato di portare criminalità e togliere posti di lavoro ai locali. Una guerra fra poveri, disperati e fratelli. Sudafricani contro Mozambicani o Zimbabwani.

Gli echi si sono sentiti anche ad Inhassoro, in quanto hanno fatto ritorno dal Sud Africa alcuni immigrati, in fuga dalle violenze.

Non appena siamo venuti a conoscenza del loro arrivo abbiamo cercato di farci raccontare un po' quello che era successo dalle loro vive voci. Non abbiamo pretese di spiegare o ricostruire..solo di dare spazio ad una piccola storia..

Quella dei tre fratelli Jorge, Armando, Rui e Adriano.

I vestiti, gli accesori e l'auto già dimostrano che avevano fatto un po' di fortuna in Sud Africa..

Si erano trasferiti dal 1997 a Johannesburg dove avevano aperto un piccolo negozio e si erano anche creati una famiglia.

Gli affari andavano bene ed erano riusciti a comprare una automobile..una bella storia di successo.

Il 17 maggio però le violenze, dopo Pretoria iniziarono a dilagare per tutto il Sud Africa e raggiunsero Johannesburg. E il negozio dei nostri 3 fratelli fu assalito da una folla armata che iniziò a saccheggiare e bruciare.

Quelli che una volta erano i vicini di casa si sono trasformati in nemici..cercarono di resistere, ma vista la mala partita preferirono la fuga.

In fretta i nostri 3 fratelli riuscirono a ripararsi presso una stazione di polizia, mentre il duro lavoro andava miseramente perduto e la casa occupata.

Furono più fortunati di alcune decine di mozambicani, che invece hanno perso la vita negli scontri.

Dopo aver raccolto i pochi soldi rimasti, i fratelli Jorge sono rientrati in Mozambico, senza più avere notizie delle loro famiglie sudafricane.

Il loro desiderio è comunque quello di rientrare al più presto a Johannesburg.

Abbiamo chiesto loro perché di questa violenza. Ma non hanno saputo spiegarla se non adducendo le accuse loro rivolte..

Hanno preferito non fare foto e anche la chiacchierata è stata dura, in quanto non hanno parlato volentieri dell'accaduto.

Con molta calma e compostezza li ho salutati e lasciati nella speranza possano tornare in Sud Africa al più presto.


 

Parabens Pio!


Ieri, con la riservatezza e sobrietà che lo contraddistinguono, don Pio Bono ha ricordato il suo 48° anniversario di ordinazione sacerdotale. Una tappa importante..quasi mezzo secolo di sacerdozio e a novembre saranno 40 anni di Africa, fra Kenya e Mozambico.

Con grande gioia facciamo i nostri più sentiti auguri e invitiamo i lettori che volessero inviare le loro felicitazioni a scriverci al nostro indirizzo ipsiamozambico@gmail.com

Con gioia passeremo i vostri auguri al nostro Pio.



22/06/08

 

Una grande novità ad Inhassoro



L'arrivo del ministro del Commercio e Industria e la visita del presidente attesa per i prossimi mesi stanno portando grandi novità ad Inhassoro.

La più grande la luce pubblica, finalmente funzionante..un sollievo e una sicurezza in più..

la città è tutto un fervore di attività, di abbellimenti, di lavori..

dalla mie osservazioni, neanche annuali, ho notato un dinamismo forte in tutto il paese, con lavori, tentativi di recupero..segno di crescita e buon auspicio per il futuro.

21/06/08

 

Servizio Civile in IPSIA


SERVIZIO CIVILE NAZIONALE in ITALIA e all'ESTERO

IPSIA propone progetti di servizio civile nei BALCANI, in AMERICA LATINA e in AFRICA
(Argentina, Brasile, Kenya, Albania, Bosnia e Kosovo)


Il bando è aperto dal 6 giugno 2008 al 7 luglio 2008
(data ultima per presentazione delle domande).

Per informazioni www.ipsia.acli.it

Servizio civile in IPSIA..per dare voce ad un mondo che fa bene ed esserne protagonista



20/06/08

 

Dai una mano ad Inhassoro


Dai una mano ad Inhassoro. Ma come?

Se hai poco tempo:

  1. Fai girare l'indirizzo del sito e del blog..siamo quasi a 3000 contatti nei pochi mesi di vita..aiutaci a raggiungere i 10mila entro settembre!
  2. Scrivi un commento sul blog

Se ne hai di più

  1. Vieni a trovarci nella sede di Vercelli o scrivici una mail per saperne
  2. Impegna parte del tuo tempo e metti in gioco le tue capacità dandoci una mano!

Se ne hai la possibilità puoi anche lasciare una offerta.

Tutti questi sono piccoli gesti di attenzione che sono indispensabili per aiutarci a portare avanti il progetto.

Per informazioni potete contattare il presidente di IPSIA Vercelli Onlus, Michele Lepora, a questo numero +39-347-2262170

Ecco le nostre coordinate bancarie

Paese IT

CIN1 04

CIN2 S

ABI 06090

CAB 10000

Conto 000000577888 intestato ad IPSIA Vercelli ONLUS

GRAZIE DI CUORE


 

I nostri ospiti





Ecco un post dedicato ai grandi lavori dei nostri ospiti. Con grande generosità e allegria Tony, Marco, Luca e Antonietta si sono messi al lavoro. Nella sala di meccanica hanno costruito con i nostri Venancio e Inocencio, i supporti per il magazzino del ferro. Hanno poi dipinto e rimesso in ordine la missione, trasformandola con un tocco di stile tutto italiano. Il loro entusiasmo e dinamismo ha contagiato le donne, che pur nella difficoltà della lingua, hanno lavato con ordine tende e zanzariere, facendo della missione un luogo sempre più accogliente e più casa.

Ormai sono conosciuti in tutta Inhassoro e al loro passaggio i bambini si lanciano in saluti e sorrisi, che sono contraccambiati con gioia.

Fra qualche giorno ripartiranno ma verranno ricordati con affetto.


19/06/08

 

Aggiornamenti





Ritorniamo dopo una piccola pausa. Pausa solo nel posting non nelle attività..che fervono sempre più..gli ospiti con la loro carica di energia hanno portato una ventata di novità ad Inhassoro.

Ma dedicheremo un post ai loro lavori.

La settimana è iniziata con il viaggio a Maxixe, per recuperare materiali per la scuola. Un viaggio come sempre lungo, attraverso i circa 400 km che ci separano dal capoluogo. Fra camion carichi di capre, bambini sorridenti, che salutano, altri che invece lanciano pietre, le donne che trasportano sulla testa tronchi, viaggiatori lasciati a terra dalla rottura del bus ormai stanco di troppi chilometri..

Le spese sono proficue, con ferri, il gas che mancava per le saldature, vernici, serrature, pennelli, viti..Maxixe è una cittadina che ormai ha quasi tutto e questo aiuta nei nostri approvvigionamenti..

Simpatico il siparietto da un rivenditore..cerca di vendere alcune latte di antiruggine..mi accorgo che una è già aperta (ma fatturata come nuova)..con calma ne apro un'altra e faccio notare la differenza..e viene prontamente aggiunto il litro mancante..sono le piccole attenzioni che è necessario prestare in ogni transazione commerciale..

Caricati i cocchi il rientro è tranquillo, sotto gli scrosci di una forte perturbazione tropicale che mi accompagna per quasi tutto il tragitto.

Un passaggio a Vilankulo per sincerarsi di un triste accadimento nella missione di Mapinhane, la morte di una guardia/catechista durante un forse tentativo di rapina.

E poi Inhassoro. Con le sue attività, che sono molte.

Nella scuola si sta lavorando, congiuntamente con la direzione pedagogica e il prof. Belarmino alla costituzione di un nucleo per la lotta all'AIDS. Fanno bella mostra sulle pareti della scuola manifesti del ministero della Educazione contro sull'AIDS, su cui pesa ancora una forte reticenza a parlare, quasi fosse un argomento tabù. Temos que falar, come recitano. è imperativo, specie per i nostri ragazzi e per la nostra missione educativa.

Questa mattina invece, in occasione della riunione di coordinamento del Ministero della Industria e Commercio del Mozambico, la nostra scuola è stata protagonista della esibizione per i delegati, provenienti da tutto il Mozambico, che in compagnia del ministro, dibatteranno di sviluppo e industrializzazione rurale per i prossimi 3 giorni.

Con orgoglio abbiamo mostrato le nostre produzioni, rigorosamente MADE IN MOZAMBIQUE, che sono state apprezzate e lodate. E acquistate!

Per sapere di più e approfondire i temi www.madeinmozambique.gov.mz e www.mic.gov.mz


11/06/08

 

Volti nuovi ad Inhassoro



Da sabato scorso Inhassoro è animata da nuovi volti. Sorridenti, pieni di voglia di fare, che si guardano attorno con occhi curiosi di conoscere la nostra realtà.

Sono di quelli di Antonio (Tony), del fratello Marco, pronipoti di don Pio e dei loro amici Luca e Antonietta.

Questi ragazzi staranno in visita fino a fine mese e si impegneranno del dare una mano alla missione e alla scuola, ciascuno secondo le proprie abilità.

I ragazzi nei lavori manuali, Antonietta vicino alla nostra Caterina Fassio.

Con sacrificio hanno organizzato il viaggio, lavorando duramente per ricavare il tempo necessario per fermarsi qui con noi..

È questo un modo diverso di fare le ferie..vicino ai poveri, condividendo la vita di missione, lavorando ma anche divertendosi e portando con se la gioia che solo gli ultimi sanno trasmettere.

Li ringraziamo e ci auguriamo che altri possano seguirne il generoso esempio.




 

IPSIA in Bosnia



Pubblichiamo con piacere una piccola descrizione del lavoro che stanno svolgendo Caterina Quadrio e Paolo Adamo in Bosnia a Mostar.

Progetti IPSIA a Mostar:

A Mostar sono in corso molti progetti per IPSIA, in partenariato con ADL Mostar. A fianco di molteplici iniziative cui hanno partecipato i SCV IPSIA, i principali progetti su cui si sta lavorando sono:

"L'albero al centro del Mondo": progetto destinato all'infanzia , in collaborazione con il teatro delle Marionette di Mostar. Tre scuole elementari fra Mostar EST (musulmana) e Mostar Ovest (Cattolica) partecipano ai laboratori di costruzione delle marionette per la realizzazione di uno spettacolo teatrale in cui loro stessi saranno i protagonisti, ispirati alla fiaba popolare che dà il nome al progetto.

"Ora di Pace" : Percorso di formazione e promozione del volontariato giovanile a Mostar, Allestimento di aule didattiche e fornitura di attrezzatura sportiva per la VI scuola di Mostar.

"Corso di Italiano"
per studenti universitari tenuto dai servizi civili IPSIA.

"Terra e Libertà" : Campi di Volontariato internazionale in diverse località della Bosnia



06/06/08

 

per riflettere



Un video per riflettere

05/06/08

 

La gioia dei semplici



Ecco un video per viaggiare insieme al diacono Adriano insieme nelle comunità. Un viaggio all'insegna della gioia e della semplicità.
Un viaggio di fede per chi crede, un viaggio fra gli ultimi per mettersi in discussione e mettere in discussione i nostri abiti.

 

Seconda parte intervista padre Vittorio

Ecco la seconda parte dell'intervista a padre Vittorio di Mongue


test2.avi

 

Prima parte video Intervista padre Vittorio

Ecco la prima parte della video intervista a padre Vittorio Carminati, superiore della Missione di Mongue.

Basta scaricare il file.

test.avi


in caso di problemi nella riproduzione, basta scaricare i codec video su www.divx.com

buona visione

 

Traversata Inhambane-Maxixe

Con questo breve video, preso anche con discrezione, state viaggiando su una delle tante barchette che fanno la spola fra Inhambane e Maxixe. Una esperienza che centinaia di persone ogni giorno fanno per spostarsi da un punto all'altro della baia.

Buona traversata


 

La giornata dei bambini

Ecco un video della bellissima rappresentazione fatta dai bimbi dell'asilo accolta dagli applausi di tutta la comunità.

Magistralmente guidate da Caterina Fassio le insegnanti hanno preparato i piccoli che si sono dimostrati dei provetti attori in erba.

Complimenti


 

Spazio Ipsia

Il nuovo Spazio Ipsia, con un articolo sulla recente visita del nostro presidente, ing. Michele Lepora ad Inhassoro.

Buona lettura

spazio%20IPSIA%2031.pdf

 

Viaggio a Maxixe



Il viaggio a Maxixe-Inhambane è stato ricco di incontri e proficuo per la nostra scuola.


Le distanze sono un grande problema per il Mozambico ed ogni viaggio è organizzato in modo da ottimizzare gli spostamenti di cose e persone. E così la nostra TATA è stata caricata di sacchi di arachidi e 2 anatre da portare a Maxixe. Un aiuto da parte del nostro padre Giacinto alla sua famiglia.


Sistemati alla meglio i poveri animali, con acqua e riparati dal sole, si percorrono i 400 chilometri che ci dividono dalla maggiore cittadina della provincia.


Qui si iniziano le spese che portano all'acquisto delle necessarie bombole di ossigeno e acetilene per i nostri corsi di saldatura, alle attrezzature per l'officina.


un po' di pratica e attenzione mi hanno portato a conoscere qualcosa di computer e quindi con umiltà ho prestato la mia opera..sistemando alcuni pc in varie missioni.


E qui sottolineo solo il fatto che in una società nella quale l'utilizzo delle tecnologie informatiche è basilare è necessario investire fortemente su queste ultime specialmente in questi paesi, già fortemente provati da mancanze infrastrutturali.


L'installazione presso la missione di Mongue del collegamento internet grazie alla tecnologia GPRS/EDGE apre questo angolo di mondo, sperduto fra i cocchi di fronte ad una baia incantevole, alla comunicazione con l'esterno e sarà fondamentale per il suo salto di qualità.


Grazie alla gentilezza di padre Vittorio si sono recuperati alcuni video di presentazione della missione, per meglio mostrare questa bella realtà.


Ora da Inhassoro, internet permettendo, cercheremo di inserirli sul blog. Molto spesso questo è un processo lento e che richiede un lavoro alle spalle di preparazione. Ma la forza delle immagini è decisamente più forte di quella delle parole per la nostra missione di far conoscere questa realtà e di aprire finestre su questo mondo.


Si è anche realizzata una intervista a padre Ezio Bono, rettore della università pedagogica di Maxixe, che già collabora con IPSIA Vercelli.


Ringraziamo il diacono Adriano, per le immagini e video delle comunità.


Il viaggio ha anche previsto una tappa a Inhambane, per alcuni documenti, con viaggio sul barchino, che sarà opportunamente documentato per farvi vivere in prima persona l'esperienza.








 

2 giugno e benvenuto al nuovo ambasciatore

Il 2 giugno è la data più importante per la nostra Repubblica. Infatti, come ci ricorda il presidente Napolitano-
il 2 giugno 1946, con il referendum istituzionale, prima espressione di voto a suffragio universale nella storia nazionale, gli italiani scelsero la Repubblica ed elessero l'Assemblea costituente, che, l'anno successivo, avrebbe approvato la Carta costituzionale, ispirazione e guida della ricostruzione materiale ed istituzionale dell'Italia e, da allora, simbolo e fondamento della democrazia del nostro paese.

La ricorrenza è specialmente sentita all'estero, dalla forte comunità italiana, quale momento di aggregazione attorno ai nostri valori fondativi più alti, con l' orgoglio di essere italiani e quale occasione di presentazione della nostra ricca e millenaria cultura ai paesi che ci ospitano.

Cogliamo questa occasione per dare il nostro benvenuto al nuovo ambasciatore d'Italia, Carlo Lo Cascio, a cui vanno i nostri migliori auspici per un ottimo e proficuo lavoro.

Riportiamo anche un suo messaggio ai visitatori del sito web dell'ambasciata italiana a Maputo e il suo Curriculum Vitae.

Nato a Palermo il 3 settembre 1963, sposato, due figli, si è laureato in Giurisprudenza nel luglio 1988 all'Università di Palermo.
Nel 1990 è entrato nella carriera diplomatica. Dopo aver prestato servizio presso la Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo, nel 1994 è stato assegnato all'Ambasciata d'Italia a Bonn – Ufficio Economico e Commerciale.
Alla fine del 1997 viene destinato presso l'Ambasciata d'Italia a Sarajevo come Funzionario Vicario del Capo Missione.
Nel 2000 e' nominato Consigliere. Nel 2001, rientrato a Roma, e' assegnato all'Ufficio NATO della Direzione Generale per gli Affari Politici. Nel 2003 frequenta l'Istituto Alti Studi Difesa (IASD). Alla fine del 2004 è nominato Consigliere dell'Ambasciata d'Italia a Belgrado.
Promosso Consigliere d'Ambasciata nel 2005, continua a prestare servizio a Belgrado con le funzioni di Ministro Consigliere.
Il 30 aprile 2008 ha assunto a Maputo le funzioni di Ambasciatore presso la Repubblica del Mozambico.

Messaggio

-desidero dare il benvenuto a tutti gli utenti del sito web, recentemente aggiornato, dell'Ambasciata d'Italia a Maputo.
Mi auguro che questo sito possa rappresentare, in maniera diretta ed efficace, un punto di riferimento ed una utile fonte d'informazioni per quanti siano interessati ad approfondire le proprie conoscenze sulle attività dell'Italia in Mozambico, sotto il profilo economico, culturale e della cooperazione allo sviluppo.
Nel sito, potrete inoltre trovare informazioni specifiche sui diversi servizi offerti dall'Ambasciata in materia consolare (incluse le modalità di voto per i connazionali in occasioni di consultazioni politiche e referendarie) e visti.
Nello spirito della profonda amicizia e dei vincoli storici che uniscono i nostri due Paesi, la mia ambizione è anche quella di servire da ponte e da utile sostegno per le numerosissime iniziative di solidarietà, umanitarie e di sviluppo che la società civile italiana ha intrapreso a favore del Mozambico e della sua popolazione: testimonianze toccanti di un rapporto profondo, ormai consolidato nel tempo, che mi auguro di poter ulteriormente sviluppare.
Trattandosi di un sito "dinamico", siamo sempre interessati a conoscere i vostri commenti e vi invitiamo dunque a mettervi in contatto con l'Ambasciata (ambasciata.maputo@esteri.it), per suggerimenti ed eventuali approfondimenti. Presteremo la dovuta attenzione a tutte le indicazioni dei nostri visitatori. Buona navigazione a tutti!
Carlo Lo Cascio, Ambasciatore d'Italia a Maputo


 


 


 


03/06/08

 

La missione di Mongue parte I



Ecco un primo video che presenta la realtà della missione di Mongue, di cui avevamo parlato in un post precedente.

Qui presta la sua opera padre Vittorio, della Congregazione della Sagrada Familia. Egli sta realizzando un centro di carpenteria e centro polifunzionale per i ragazzi.
Ha anche costruito 5 piccoli bungalow all'interno della grande piantagione di cocchi che guardano la spettacolare baia, da destinarsi ai viaggiatori, turisti, persone in ricerca, che vogliano immergersi nella natura, lasciarsi lo stress e la civiltà lontani e vivere una esperienza di pace, di missione e di semplicità.


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