30/01/08
Grazie ACLI- THANK YOU ACLI
Aggiornamento
Le ultime giornate del corso di Guiua sono state piene di avvenimenti..prima le leziondi del dott. Francisco Witimane, che ha discusso il ruolo dell'educazione in Mozambico..
Una lezione importante è stata data da Frei Guillerme da Costa che ha discusso il ruolo della Chiesa in Mozambico..con le sue luci e le sue ombre..le luci della testimonianza di molti religiosi nel momento della persecuzione, della confisca dei beni, della vicinanza alla popolazione durante la dura guerra civile..un ruolo spesso dimenticato..
E le ombre di una parte di clero troppo incline ad assecondare le politiche del governo coloniale portoghese..
La conclusione è stata affidata al vicario generale padre Luca Pelis con un momento di preghiera.
Domenica ho fatto una esperienza davvero differente..mi sono calato nella realtà quotidiana di un missionario..e con padre Gabriele siamo andati a visitare una comunità..
La strada una sottile striscia di sabbia fra l'erba alta e gli anacardi e le palme..i piccoli appezzamenti ricavati con fatica nella terra sabbiosa..e in questo paesaggio mozzafiato qua e là qualche capanna..
Il villaggio è formato dalla chiesa, una semplice tettoia in lamiera e alcune semplicissime costruzioni costruite con le foglie di palma..
La gente al nostro arrivo inizia a cantare e al complimentare il padre..
Con grande ordine ci si dispone nella chiesa..i bimbi avanti, poi le donne, molte giovanissime e con già un fardello sulle spalle..il coro e poi gli uomini..io dapprima mi siedo sulla panca..ma sono ospite e quindi corre l'animatore a darmi una sedia di plastica..
Onore riservato agli ospiti..e come da corso non accettare non è buono..è segno di rispetto..infatti il sedersi fra loro sulla stuoia o nei banchi indicherebbe già appartenenza alla comunità cosa che non si addice ad un ospite..
Con grande semplicità e fede padre Gabriel, nella calura opprimente, annuncia il Vangelo..un esempio di fulgida fede e di sacerdozio che non può non colpire l'osservatore che si trova nella cappella..
I canti e le danze, nella loro semplicità offrono solennità alla celebrazione..
Alla fine si carica il Toyota con legna e persone che chiedono un passaggio..il carro geme ma con forza riusciamo a tornare alla missione..
Il corso di Guiua, le visite alle missioni e la vita ad Inhassoro stanno aprendo finestre su un mondo missionario..una realtà che è bene conoscere..con le sue luci di fede e di grande sacrificio, di ospitalità, di dono all'altro..e le sue difficoltà, le sue rigidezze e scelte.. che per un ragazzo italiano a volte non è facile comprendere..presto descriverò come si vive in comunità e quali le attività dei padri..persone che hanno fatto una scelta di dono della vita all'altro..
Lunedì è invece stato il giorno del viaggio a Maputo..l'auto era legata con filo di ferro e i 450 km che separano Guiua da Maputo sono stati una piccola odissea..9 ore di auto in solitaria..ai 60-70 Kmh..fra le buche e i salti della strada EN1 che porta a Maputo..le capre e i maialini che attraversano la strada e le molte persone che camminano lungo la strada..
Una esperienza fortificante e di grande responsabilità..
Nel frattempo ad Inhassoro è iniziato l'anno scolastico ma per questo dovrete aspettare il rientro..
Até logo
English Summary
Today Mr. Francisco Witimane, in charge of the regional pedagogic department of the Ministry of Education, gave us a speech regarding the challenges and the history of the Mozambican system.
First he started with the the traditional system of education :
Where the interest of the collectivity prevails over the ones of the single, where there is solidarity in fulfilling the duties and the system define the placement of the people within the society.
Then the colonial system and the challenges of the post independence system.
The course then had the intervention of Frei Guillerme da Costa. He gave some lessons regarding the role of the Church in Mozambique. With the lights and the shadows. The lights of the martyrs, the persecution after the independence..the shadows..the role of some priests and bishops in supporting the colonial rule..
The conclusion with a moment of prayer with father Luca Pelis.
Sunday while I was waiting to go to Maputo I visited one community with father Gabriel..we drove in the bush for more than half an hour..the landscape just awesome..cash nut trees palm trees..the trail just a line of white sand amidst the grass..
We reached a simple chapel in a even simpler village..the people started singing and dancing..then we entered the chapel..i sat on the bench but then some parishioners came with a chair..i was a guest and I deserved the honor..
With simplicity father Gabriel celebrated the Mass and then we loaded the car with wood and people..the poor Toyota started crying but she managed to get us to the mission..
Yesterday has been the day..i drove for 450 km with the Tata just fixed with wire..at an average speed of 35 mph..not bad..
It has been rather an adventure
Now in Maputo..
21/01/08
Il meccanico
E la nostra scuola è stata di una di queste e di gran lunga la più importante..
Il pomeriggio invece è passato il meccanico..ha iniziato a vedere il grande malato d’Africa, la nostra Tata, e ha sentenziato che il la trazione 4X4 è andata..
Incredibile..appena uscita dall’officina..
E il pezzo avrebbe dovuto essere nuovo..anche questa è Africa e queste sono le sorprese..
Con l’autorizzazione della officina si mette la macchina in condizioni di muoversi..con il filo di ferro per evitare sfregamenti..
Con questa alla fine del corso dovrò andare a Maputo fino alla officina Tata..senza prima un passaggio ad Inhassoro con i mezzi africani..ovvero 400 km andata, 400 ritorno..e poi altri 400 fino a Maputo con la gloriosa Tata..
Certo che questa esperienza si sta rivelando molto avventurosa..
Anche questo fa parte della formazione al contesto..difficile davvero..e posso dire, per chi ha seguito il blog, che questi mesi sono stati avventurosi..
Today our project has been protagonist here in Guiua..father Pio and Caterina Fassio gave a brief speech on the activities in Inhassoro and among them our school was the most important one..
Then I spent the whole afternoon with the mechanic..the 4X4 is completely broken..just one week after overall maintencance..i think Tata people have not a good job there..
And to get the car in condition to move, he fixed the car with steel wire..and on Monday I am going to travel to Maputo..
On Saturday I will be going to Inhassoro and the same day will come back here..other 500 miles..
And then 250 to Maputo..
Rather an adventure..
20/01/08
Giornata Campale-What a day
Oggi giornata di riposo a Guiúa e così tutti si è andati ad una spiaggia vicina dove il centro possiede un piccolo appezzamento..
A Bahia dos Cocos. La strada è buona..e pronti con allegria il gruppo è partito..io e Paulo brasileiro dietro al carro del padre Gabriele e poi gli altri..pronti a fare piani per giocare a pallone sulla spiaggia Brasil vs resto del mondo..e viaggiando con la mente per il Rio Grande do Sul con i racconti di Paulo..
L’ultima parte è un po’ mossa e la sabbia si fa alta..ma siamo vicini..fermo come da procedura indiana il carro e pongo la trazione..si accende il Led e via..50 metri e poi si sente un barulho demais..rumore..
Mi fermo..temendo il peggio..faccio una prova ma il carro non risponde..anzi si vede olio uscire..
Olio 90..quello del differenziale..inutile dire il tuffo al cuore..appena uscita dalle officine..
E a 50 metri dalla fine di questo tratto non bello..
Che dire..la tigre dell’India è insabbiata..e ora si deve risolvere il problema..
Gli altri partecipanti continuano e sotto il sole dei tropici rimango ad andare avanti e indietro…ogni goccia di olio che esce e cade sulla sabbia bollente quasi me mata…(mi uccide)
Finalmente arrivano padre Gabriel e Armando..il responsabile del centro..con il pick up si tenta di far uscire il Tata insabbiato..
Si rompe anche il cavo..un ragazzo corre a prendere fra i palmeti una pala..
E pronti a scavare..sabbia ovunque..sudore..senza acqua e cibo..tutti gli sforzi per far uscire l’auto..
E poi dal nulla, dopo un altro tentativo a vuoto, esce una macchina vera..Toyota Land Cruiser..un signore di mezza età si ferma..con la moglie..e con la decisione che contraddistingue i veri Afrikaner mi dice “I am going to pull you out”..
Si sposta il pick up e inizio a lavorare con il gancio..tiriamo con forza il grosso filo di acciaio..e senza apparente sforzo ecco che la nostra Tata riemerge..
Un aiuto enorme..e come arrivò con una calorosa stretta di mano se ne andò..la bellezza dell’Africa..c’è sempre qualcuno pronto a darti una mano e tu devi essere pronto a dare una mano..
Bianchi, neri, gialli..
L’ambiente è ostile e la solidarietà umana è ancora forte..
Quindi in retromarcia legato al pick up portiamo il carro fino alla strada vermelha..e da lì lo si tira fino al centro..
Dopo 4 e più ore di lavoro..sporchi, sudati ma felici eccoci a casa..
E vediamo il problema..Armando dice che non è grave..vedremo domani con il meccanico..
Estamos mal ma vamos bem..ancora una volta questa sembra essere la condizione che mi accompagna in Mozambico..
E con voglia di mettere alle spalle l’avventura abbiamo poi raggiunto gli altri per una foto..con una macchina vera..garantisco..ma che e' anche stata sempre sottoposta a manutenzione costante e puntuale..
Una esperienza di vita..e una avventura..
Grazie al buon samaritano arrivato dal nulla..
What a day! Our Tata got a big problem..after the service all the group decided to go to Coconuts’ Beach..
The road is quite good..hard surface..last km instead is just a big bunch of infamous sand..
I put the 4X4..following the instruction of the manufacturer I stop and engaged the traction..I managed to travel 200 feet..not more..
And then started a terrible noise..i stopped..i tried again but not way..the others continued their journey..i waited there for the help to come..
Going onwards and backwards..every single drop of oil falling was just like a stab..
Father Gabriel and Armando arrived and we tried to pull the car..a boy ran across the palm trees to get a shovel..
And drowning in sweat, full of sand we continued working..
Finally arrived from nowhere a real car..a Toyota Land Cruiser..a couple from South Africa..and the real Afrikaner helped us out..after hooking the car he just pulled a bit and the Tata, the pride of India, reemerged from the sea of sand..
This is the solidarity you can get only in Africa..nature is hostile and human solidarity is still strong..
Then we managed to get the car back at the Centre and with a real car we went to join the others..in time to get the sundown..
A good lesson of life..and another experience..
Thanks old South African man from Limpopo!!
19/01/08
I partecipanti-Who we are
Il corso continua!
Una vitalità nello spiegare e nel catturare l’attenzione degli uditori..
Ci ha insegnato il significato dei segni..piccole cose e attenzioni che possono servire..
Vi è un video che sarà postato una volta ad Inhassoro..la connessione ora è un po’ in emergenza..
Oggi invece due interventi politici
Il primo di un esponente del partito FRELIMO, Fronte per la Liberazione del Mozambico..il partito al potere dalla indipendenza..prima marxista-leninista..ora democratico..
Il funzionario è stato molto diplomatico e molto mainstream..ma il pubblico lo ha incalzato con domande e provocazioni..molte delle quali evase..
Il problema grande è il divario fra nord e sud..dato anche dal fatto che il nord è feudo della RENAMO, il rivale storico della FRELIMO e primo partito di opposizione..
Nel pomeriggio il rappresentante della Caritas invece ha illustrato, in un vivace dibattito, le sue visioni..che sono quelle popolari..
Ho ammirato l’uomo che ha detto,in un paese in cui ancora Frelimo detta legge, che i presidenti pensano solo alle loro tasche..
Certo un po’ di antipolitica che fa sempre presa..e anche un po’ di anti-americanismo, ma nel complesso un intervento che ha messo in luce le difficoltà in cui si dibatte il popolo..e gli interventi locali di Caritas a sostegno..
Iniziative di microcredito, di appoggio nella creazione della catena dei prodotti alimentari per garantire accesso ai piccoli produttori..
Those days we had two very interesting classes..first sister Elizabeth, a true actress and a spectacular orator..
Just like Sister Act..same energy and power..
She illustrated the gestures..how to wave..how to greet..how to receive things..how to sit..seems obvious..but it is not..it really makes a change with locals..it is recognizing their culture..giving value..and treat them as pairs..
Then we had two classes on politics..the first one a member of FRELIMO, the ruling party gave a speech..really following the lines of the party..avoiding the more embarrassing questions..especially regarding the North-South confrontation..where the North is the stronghold of RENAMO, the opposition party, and therefore put a bit aside in the allocation of funds, development..
Then the local representative of CARITAS gave a speech about the state of Mozambique..he reflected the common people point of view..a bit of populism..but also brave when I denounced the corruption which is really depleting the resources of this great country..and a bit of anti-American rhetoric too..
He also illustrated the activities of Caritas : -microcredit, work with little producer to help them access the market and thus improving the supply chain..
The centre of Guiúa has also been visited by some Canadian friends who are funding the publication of liturgy and educative books in local languages.
18/01/08
La tradizione
Mrs. Adelina first started describing the rites proper of the birth. At birth the newborn is presented to the earth..on the ground she/he is presented to the earth to ask for protection during all her/his life.
Fourth ceremony is the four winds one..the newborn is taken to the borehole, where he’s washed and then presented to the four cardinal points to preserve him from sickness and all the negative energies.
For the woman, at the menstruation, she is separated from the others..taken to the river for a bath..then older women explain to her the duties of a good woman..and then she come back to the village where is presented..a new fertile woman is in the community ready for a suitable husband.
The wedding, the lowolo, is a complex tradition..more than a wedding it marks the alliance between two families..and the ancestors of the wife need to be satisfied for the loss of the woman who will belong to the family of the husband..and he is required to pay a certain amount of money for the wife..
17/01/08
I martiri di Guiua-Italian and English version
Chi sono questi laici che con la loro vita hanno testimoniato, in un momento difficile per il paese, la loro fede cristiana.
Gli effetti furono catastrofici.. più di 1 milione di morti, 1 milione e mezzo di rifugiati e 9 millioni di Internal Displaced People. e la quasi completa delle infrastrutture del paese.
In questo contesto difficile tuttavia Guiua continuò a funzionare e a dare il suo contributo di formazione e a essere centro di pace fra le atrocità.
Non siamo di qui. Veniamo da missioni in altri distretti della regione..da vilankulos, massinga
-Che cosa stare facendo qui?
Siamo catechisti. Siamo qui per studiare la Bibbia e il lavoro nelle comunità cristiane.
-dove è il vostro cibo
Siamo poveri come tutti gli altri. Non abbiamo depositi e viviamo alla giornata come gli altri
-dove è il comando della Frelimo? Dove sono le mine?
Non sappiamo niente di queste cose. Siamo qui da pochi giorni e non sappiamo molto di qui. Solo che è una missione cattolica, un centro per formare catechisti.
-siete padri missionari?
No siamo catechisti
-quanti anni vi fermerete qui?
Per un anno intero
-Dove sono i padri?
Nella loro casa
E poi con freddezza…
-non importa se abbia detto la verità o no..morirete tutti comunque..
This morning Father Francisco Lerma Martinez, the former director of the Guiua Centre for Human Welfare, celebrated a service to honor the so called Martyrs of Guiua.
It was a war in which people looked upon, hated and killed their neighbors without pity.
It was a time of confrontation between ideologies which left the country with more than 1 million dead, 1.5 million refugees and 9 million people IDPs.
Shortly after midnight Father Andrea Brevi e Father John Njoronge, heard voices coming from the Catechists’ residences.
They started beating on the doors and breaking in the house..two catechists were shot dead..
Then the guerrilla men divided in three groups..one headed towards the Sisters’ residence. They killed a young lady..
Luckly they didn’t manage to force the door and left the Sisters’ residence.
Another group went searching for the Army soldiers who fired two mortar shot..and on the way back kidnapped another lady who was hiding at the clinic.
The third group stayed with the hostages.
Then after regrouping they gathered everyone in the primary school courtyard..and started questioning the women and then the men.
-Where do you come from?
We’re not from here..we come from missions in other districts of the province, Vilankulo, Massinga
-What are you doing here?
We are catechists. We have come here to learn about the Bible and Christian community work
-Where is your food?
We are poor like everyone else. We have no store-houses. We live from hand to mouth as best we can.
-Where is the Frelimo Command?Where are the mines?
We know nothing about those things., We are not from here. We have only been here a few days and don’t know much about this place. It is a Catholic mission, a centre for training catechists.
-Are you missionary fathers?
No, we are catechists
-How many years will you remain here?
For one whole year
-Where are the fathers?
In their own house.
Then the guerrilla men said
It doesn’t really matter whether you are telling the truth or lying..you’re going to die anyway..
Two catechists managed to escape and so the guerrilla men in order to intimidate the other prisoners killed a young girl.
And then the slaughter started..with bayonets..
15/01/08
Il corso di formazione a Guiua
Innanzitutto di chi sono ospite.
Il Centro di Promozione Umana di Guiúa è una istituzione della Diocesi di Inhambane il cui fine è la formazione e la promozione integrale della persona umana. Il centro conserva con venerazione la memoria di 24 catechisti e famigliari, uccisi durante la guerra civile, il 22 febbraio 1992.
Esso fu inaugurato il 9 Gennaio del 1972 per realizzare la formazione delle famiglie dei catechisti e per la pastorale della diocesi.
Già dal nome si evince la chiara impronta alla promozione integrale della persona, che si richiama alla Enciclica Populorum Progressio di Paolo VI. Infatti oltre alla formazione pastorale la formazione professionale. Si organizzano corsi di taglio e cucito, primo soccorso nel centro di salute, cucina, agricoltura. Esiste anche un centro informatico. Tutto questo perché i catechisti e le famiglie formate qui non solo siano nuclei di evangelizzazione ma anche di promozione umana.
Il direttore è padre Diamantino Antunes, portoghese mentre il vice è un padre italiano, Gabriele Casadei.
Il corso che sto frequentando è chiamato di Inserzione Missionaria.
A prima vista pare che la mia presenza sia fuori luogo non avendo assolutamente compiti di pastorale né tantomeno di evangelizzazione. Tuttavia, esso è aperto anche ai laici che desiderano conoscere meglio la cultura locale in quanto le lezioni toccano temi legati alla cultura locale, alla storia e alle istituzioni del Mozambico e non solo di temi più propriamente ecclesiastici.
Il gruppo di questo corso, giunto alla IX edizione, è numeroso, variegato ed eterogeneo.
Sono di gran lunga in maggioranza i religiosi e le religiose, in totale 40 mentre i laici sono 11. Tuttavia anche all’interno dei religiosi vi sono differenze con ordini più contemplativi, come le suore Clarisse a suore che vestono l’abito come le suore della Sacra Famiglia.
Anche dal punto di vista delle provenienze l’America Latina è in testa con 17 partecipanti, seguita dall’Africa con 15, l’Europa terza con 13 e poi l’Asia con 3.
La carica dei brasiliani è davvero esplosiva e contribuisce a dare energia al grande gruppo.
La parte che mi più ha fatto riflettere, e dal lavoro di gruppo ha colto molti altri partecipanti, sono i vari passi che dovrebbero essere fatti da chiunque si approccia ad un’altra cultura. Dapprima liberarsi dai preconcetti, dai complessi di superiorità, di inferiorità o di colpevolezza e rinunciare con forza all’etnocentrismo assoluto.
o chi, per aver dato una cura azzeccata viene definito curandeiro e ricompensato con un sacco di cipolle..
13/01/08
La nostra TATA
Finalmente dopo 2 mesi di assenza, e le peripezie del primo viaggio a Maputo (vedi novembre) la nostra Tata è di nuovo in servizio!
E per dare visibilità ad Ipsia, che ha giocato e gioca un ruolo importante per Inhassoro, sulle fiancate fa bella mostra il logo della nostra organizzazione. Un modo per dimostrare il nostro impegno!
Qui ad Inhassoro sono iniziate le iscrizioni alla scuola professionale che si concluderanno a fine mese.
Per le prossime due settimane sarò impegnato per un corso sulla cultura locale al Centro di Giua, nei pressi di Inhambane. Una occasione per conoscere meglio questo paese sia per me che per voi lettori..vi terrò informati!
Até logo
Samuele
GRAZIE SASOL-THANK YOU SASOL
Oggi è un giorno importante per la nostra scuola.. la ditta SASOL, impegnata nella ricerca ed estrazione di gas naturale nel distretto di Inhassoro, ha donato alla scuola tubi usati che serviranno per la costruzione delle torri per l'acqua..
Volgiamo esprimere la nostra gratitudine per la sensibilità dimostrata e per l'attenzione ai bisogni della comunità locale. Dimostra la grande attenzione per le comunità locali di una delle più importanti aziende Sud Africane.
Ecco il messaggio con cui li ringraziamo.
Today has been an important day for our school. Sasol, a leading South African energy company, exploring and extracting natural gas in Inhassoro district, donated to our technical school a huge quantity of pipes that will be used to build the towers for our water tanks. Those structures will enable us to distribute water to our school, our two boarding schools, the Youth Centre and all the compound.
We would like to express our gratitude to the CEO of SASOL and all the management, in particular Mr. Larry Diede, the field supervisor of Pande Drilling Camp, who showed an uncommon understanding of our needs and without whom this donation wouldn't have been possible and to Mr. Pieter Botes, the materials control manager.
Today SASOL has reached a new frontier of solidarity and we do say our big thank you for your support.
In allegato una brochure che illustra il progetto Sasol in Mozambico.
mozambique.pdf
09/01/08
Ancora a Maputo
cosa che rende temibile le strade in quanto i buchi si trasformano in insidiose trappole piene d'acqua per l'ignaro guidatore..
la polizia oggi si e' dimostrata magnanima..Agostino, alla guida del caro Tata, entra in contro mano in una via..tenta una manovra evasiva, ma la moto con il simpatico agente e' su di noi..
vuol portare via patente e multone..ma alla fine la diplomazia e il "pagamento della multa", fanno si che si possa continuare nel giro di compere..
passiamo almeno 4 negozi per completare la lista delle spese per la falegnameria..mi stupisco delle imitazioni dei prodotti, specialmente italiani..
il Made in China sta invadendo l'Africa, peccato che la qualita' lasci a desiderare..un esempio..le punte per forare il legno..meno di un euro le cinesi..6 euro quelle europee..
o la bellissima serratura con bandiera italiana sulla scatola, ma Made in China..
essendo alloggiati presso la casa della Consolata, una bellissima costruzione e una salutare boccata di ossigeno dopo la dura sistemazione di Inhassoro, si ha l'occasione di sentire le storie di tutti i missionari sparsi per il Mozambico..
dal profondo nord, quasi dimenticato, a Mambone, ora in pericolo per le inondazioni..al sud..
sapendo della nostra prossima partenza carichiamo anche sul nostro carro, cosi' in portoghese si dice auto, qualche cassa da lasciare lungo il cammino..
in un paese dove le distanze sono cosi' grandi la logistica e' un po' spiccia e vive anche di questi piccoli favori..che cementano le relazioni fra le varie comunita'..e in un territorio spesso difficile e anche pericoloso,e' bello sapere di avere delle oasi dove, in caso di problemi, un pasto caldo e un letto non verranno mai rifiutati..
durante i nostri giri,siamo stati a comprare un telo per coprire il nostro pick-up, in modo da non bagnare le casse durante il viaggio..
si arriva nella baixa, nella zona bassa di Maputo verso il mare..ad un angolo della strada gli ambulanti sono gia' appostati per attendere il potenziale cliente..
appena fermiamo l'auto nello spiazzo presidiato veniamo assaliti da almeno una decina di venditori..cercano di proporci cosa hanno da vendere senza neanche sapere di cosa abbiamo bisogno!!
finalmente la parola telo si leva fra la folla e uno, saltando i vari carretti corre a prendere un telo auto..in un baleno ecco che ci porta un telo e si inizia la contrattazione..nel frattempo serve corda
il tempismo qui e' d'obbligo..sembra in vantaggio una signora che corre con la sua corda gialla, fra le grida di disapprovazione di quello che ci aveva piazzato il telo..ma un altro, piu' disperato, salta sul pick-up e comincia a srotolare la corda misurando i vari metri necessari..
dopo le prime proteste, tutti si calmano..del resto uno del gruppo oggi sta facendo un affare..
domani potrebbe essere il loro turno..
sono esperienze comuni in Africa, ma che sorprendono sempre..a pochi passi dagli scintillanti palazzi si svolge la continua lotta per la sopravvivenza dei poveri..
per la riflessione
08/01/08
Un veloce update
dopo una odissea di 13 ore su un mitico bus sono giunto a Maputo..partenza alle ore 1.30 del mattino..arrivo..fate il conto..
con un sedile mezzo rotto e uno schienale da paura..
oggi finalmente la cara Tata, dopo 2 mesi, e' finalmente uscita dall'officina..(per chi si fosse perso le puntate precedenti ,archivi di novembre)
una gioia..sentire il motore di nuovo pulito..la trazione funzionare..mancavano i pneumatici..erano finiti alla Tata..
e quindi, guidando per il traffico caotico di Maputo, in giro per negozi e per trovare un buon gommista..che non usi lo scalpello per montare la ruota!!!
una bella esperienza anche di scuola guida..recuperate anche i preziossissimi nastri per le macchine della falegnameria..4 su 6 ma un bel colpo..
domani altra giornata di spese, su e giu' nel traffico caotico della grande citta'!
Ate' logo
Samuele
06/01/08
Episodi di vita quotidiana
In attesa di un post dedicato alla vita di missione e su cosa voglia dire praticamente vivere in una, vi racconto due episodi di vita quotidiana, per accompagnarvi nella realtà del Mozambico.
Camminando sulla spiaggia di Inhassoro non è raro incontrare la sera, le barche di ritorno dalla pesca. Una eccitazione si spande e da ogni lato arrivano donne e bambini con cesti e bacinelle di plastica pronti ad acquistare il pesce. Si stendono sulla sabbia in attesa che gli uomni portino a riva la rete. Urla da parte dei marinai più esperti organizzano una forza di trazione di 10-15 uomini. Lentamente la rete inizia a stringersi e sulla superficie blu del mare si iniziano a vedere i primi movimenti dei pesci. Le azioni si fanno più concitate, il ritmo avanza e molti si portano intorno alla rete..si intonano canti..si continua a tirare..ed ecco che il fondo della rete inizia ad apparire, mentre dall'alto i gabbiani controllano il campo in attesa della loro parte.
Finalmente l'azione degli uomini fa apparire il grande sacco..un ammasso di alghe e pesci..è un vortice di sabbia e acqua che alza per l'agonia dei pesci portati fuori dall'acqua..gli schizzi sono ovunque..si alza un urlo di gioia e di soddisfazione..la giornata è stata proficua..
All'apertura escono piccoli pesciolini, altri più grandi, alghe..un pezzo di corallo è lanciato via e cade a pochi cm dal piede di chi scrive..e inizia la divisione e le contrattazioni..giungono alcuni sudafricani, che possiedono dei lodge nelle vicinanze e iniziano ad acquistare..
Il tutto condito dall'aspro profumo del mare, del vento che sferza e alza la sabbia, dai canti delle persone..dalle urla..
Il mare blu, la distesa di sabbia e dolci dune coperte da bassa vegetazione battute dal vento..è lo scenario dove queste attività hanno luogo..
Altro episodio, meno romantico, e almeno per il nostro immaginario, sconvolgente, è avvenuto ieri sera.
Arrivano alla missione mama Carlotta accompagnata dalla senhora Maria, la responsabile dell'orfanado. La mama dice di essere stata morsicata da un cobra! Una notizia da far tremare i polsi..certo è vero che il serpente raramente morde e lo fa per difesa, e di solito non spreca il prezioso veleno,ma comunque è sempre sconvolgente..sapere che fuori, sulla strada di tutti i giorni sono in agguato cobra..
Le ferite non erano grandi e gli viene posta una pietra, di cui avevo sentito parlare, sulla ferita. Il serpente era molto piccolo e quindi difficilmente letale e la mama, sebbene un po' spaventata sembrava in buono stato e la vista del pesce e del riso offerti dal padre certamente hanno aiutato a confortarla..con la sua pietra al piede è stata poi accompagnata a casa e sta già molto bene..
Una esperienza da ricordare..
E domani mi attende un viaggio della speranza fino a Maputo..altro materiale per il nostro blog
Até logo
Samuele
05/01/08
Una visita importante
La nostra scuola e la missione sono state visitate da una delegazione del Celim, una NGO, che presto sarà presente ad Inhassoro con un progetto importante per il nostro distretto. È prevista infatti la partenza dei corsi per formare operatori nel campo turistico e in più l'apertura di un eco-lodge, gestito dagli allievi.
Una iniziativa che viene incontro ai bisogni specifici del distretto di Inhassoro, la cui mancanza di personale specializzato nell'ambito turistico rischia di minimizzare le positive ricadute del settore sul tessuto locale.
A coprire questa lacuna sarà appunto Celim, con il progetto che partirà nel 2009.
Abbiamo avuto ospiti il rappresentante paese, Luca Chionni, il rappresentante paese in Zambia,in visita in Mozambico, Gianclaudio Bizzotto con la moglie Sabrina Pattenuzzo,anch'ella impegnata nelle attività Celim in Zambia e il loro vispo bimbo. Insieme a loro un imprenditore locale,Christophe Ceccarelli che possiede una carpenteria ad Inhambane.
Hanno visitato la scuola e si sono complimentati per il lavoro svolto. Da parte nostra siamo pronti a collaborare con loro per il futuro di Inhassoro.
Un anno nuovo
Ecco i primi post del nuovo anno..tranquilli,m non ero sparito, semplicemente il nuovo anno si è aperto con molte attività
Nella settimana fra Natale e Capodanno abbiamo avuto la visita di una coppia italiana, Marinella e Franco, in viaggio verso il nord del Mozambico. Hanno lasciato anche alcune cose per la missione..e sono stati protagonisti di una disavventura con incidente stradale, ma per fortuna senza problemi.
I festeggiamenti del capodanno li ho tenuti nella capitale provinciale, e quindi dopo la parentesi di buoni auspici si riparte nella scuola.
I primi giorni dell'anno sono stati dedicati alla contabilità, in modo da avere i conti in ordine con la scuola prossima all'inizio. Si è rivista la brochure della scuola e il manifesto..da lunedì inizieranno le immatricolazioni e si andrà verso l'inizio delle attività didattiche.
Forse avremo anche la visita di una autorità nei prossimi giorni, quindi controllate il blog!
Oggi invece abbiamo avuto l'onore di avere ad Inhassoro una visita particolarmente importante, ma questa merita un post a parte.
Un Buon Anno ai nostri lettori e speriamo di poterli accompagnare con le storie dei nostri successi e delle nostre difficoltà in questo angolo di Sud del Mondo
Samuele
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